Anonimo

chiede:

Sono incinta alla 13° settimana e ho 30 anni.
Sono sposata da 8 mesi, tutto normale. Problema: dai 17 ai 18 anni sono
stata anoressica e poi subito dai 18 ai 23 una signora bulimica di quelle
da film. Poi lavoro, amici, un nuovo amore e un po’ di sano egoismo ed
autostima mi hanno liberata, ogni tanto un’abbuffata piccolina e 2 dita in
gola me le ero concesse, ma nell’ordine di una volta ogni un bel po’ di
mesi… un piccolo capriccio innocuo insomma.
Cmq nessuno credo mi potrà mai mettere più a dieta, non riesco a saltare 1
pasto, ma non sono mai ingrassata tanto e mi sono sempre mantenuta in
salute. Bene, sono rimasta incinta e ho iniziato subito a stare male la sera
dopo cena. E così solo xkè non riuscivo a trovare pace andavo in bagno, 2
dita in gola e finalmente il peso ed il bruciore lasciavano spazio a
qualche ora di sonno… Da non crederci con quelle nausee come era facile
vomitare e ke piacere!! Fatto stà ke come un fumatore, ho riscoperto il
paradiso proibito… e sono pure coperta dal fatto ke soffro di nausee (ke
oramai in realtà non ho più).
A sere alterne mi abbuffo e vomito, bene ho paura di far male al piccolo
ma non so come venirne fuori.
Mi sento soffocare, un lavoraccio orribile dal quale ho sempre cercato di
scappare ed ora a maggior ragione ci devo restare. L’incubo costante delle
colleghe arpie, i soldi ke mancano e nessuna possibilità di concedermi
coccole con lo shopping. Un marito ke amo e mi ama ma ke ha un pessimo
carattere, rigido e x niente sensibile. Vorrei essere libera di potermene
stare a casa e vivere la mia vita. Ho sempre praticato molto sport, x
scaricarmi e la cosa mi ha sempre mantenuta calma, adesso torno a casa
alle 8 e mi pesa fare tutto tranne ke mangiare purtroppo… non trovo più
una collocazione x le mie valvole di sfogo e sto implodendo.
Non so cosa fare e a ki rivolgermi e soprattutto mi domando se una
soluzione ci sia, e ke non sia la solita “cara sopporta!” della quale
faccio volentieri a meno!!
Bene ecco tutto.
Mi domando una cosa, ma sono l’unica? C’è un’altra donna stupida e fallita
come me?
Xkè c’è sempre ki è più fortunato?
Lo so, sono solo una capricciosa ragazzina, ma non ci vedo nulla di male
nell’essere egoista.
Grazie 1000 a ki si occuperà di me!! Di cuore

Cara Alessia, non credo che lei sia solo una capricciosa ragazzina, né
stupida, né tantomeno fallita. Credo solo che una difficoltà che la ha
afflitta in un periodo delicato della sua vita, il passaggio dall’adolescenza
all’età adulta, si stia riproponendo proprio adesso (e non a caso proprio
adesso) che la gravidanza la mette di fronte ad un nuovo passaggio
fondamentale della sua esistenza, da figlia a madre. Il fatto che lei in
passato abbia sofferto di disturbi alimentari la mette purtroppo più di
altre persone a rischio di ricadute proprio durante l’attesa di un figlio,
ed i motivi possono essere molti. Perché è una modalità che già conosce per
“buttare fuori” l’ansia e lo stress eccessivi, innanzitutto. Ma anche e
soprattutto, come lei sa benissimo per averlo vissuto per anni sulla sua
pelle, perché nella anoressia e nella bulimia la visione del proprio corpo
ed il suo vissuto sono al centro di una bufera emotiva fortissima. La
gravidanza è un momento della vita di una donna in cui il rapporto con il
proprio corpo e con la propria femminilità sono aspetti fondamentali. Non a
caso quindi chi come lei ha avuto in passato un rapporto travagliato con il
corpo, può trovarsi a rivivere disturbi alimentari proprio durante la
gestazione. Questo non può aiutarla a vivere con la serenità necessaria
questo momento così importante ma anche così carico di emotività e di
significati esistenziali; né darsi la colpa di quello che le sta succedendo
potrà alleviare le sue sofferenze, tutt’altro. Credo solo che in lei ci
siano dei nuclei di fatica emotiva e sofferenza che finora è riuscita a
gestire, dopo gli anni dell’anoressia e della bulimia, con efficacia,
attraverso sane relazioni sociali, sport, interessi, ma che adesso, proprio
per le caratteristiche tipiche del processo psicologico che in ogni donna si
attiva durante la gravidanza, lei faccia di nuovo fatica a gestire. Il
consiglio che le do è quello di rivolgersi ad uno psicoterapeuta quanto
prima, per poter dare voce a queste difficoltà e fatiche emotive che sta
vivendo, trovare la strada insieme a lui per buttarle fuori in modo meno
distruttivo per lei e per il suo bambino, per riuscire il prima possibile a
ritrovare la serenità necessaria a vivere questo periodo così importante ma
anche così emotivamente faticoso.
Un caro saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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