Anonimo

chiede:

Gentile Dottoressa, in aprile scorso, dopo due anni di pratiche presso Consolato e Questura, è arrivata la baby sitter referenziata, filippina, di mio figlio, che ora ha 18 mesi. Quattro mesi prima del suo arrivo, non appena sono stati pronti tutti i documenti, l’ho informata che poteva arrivare subito ma lei mi scrisse che era incinta di 9 mesi e che un mese dopo la nascita del figlio sarebbe potuta venire. Non le nego che da una parte, da mamma, sono stata felice che lei, ormai 34enne, fosse diventata madre ma dall’altro rimasi male per il fatto che non me lo avesse detto prima. Comprendendo l’eventuale stress post partum e la necessità di rimanere il più possibile col suo bambino, l’ho fatta venire in Italia l’ultimo giorno utile per poter firmare il contratto, cioè alla fine di aprile. Lei è arrivata in Italia, quindi, lasciando suo figlio di tre mesi. Durante questi mesi ha svolto il suo lavoro abbastanza bene. Dico abbastanza, poiché spesso ho notato fosse distratta, svogliata, stanca, di malumore, superficiale; cosa abbastanza grave se pensa che è madre, è donna di trentaquattro anni, ed ha 2 precedenti esperienze come babysitter e soprattutto perchè il suo solo compito è quello di pensare al bambino giacché ho la fortuna di potermi permettere un’altra donna per la gestione di tutta la casa. In questi mesi le abbiamo aumentato lo stipendio di 100 euro, le abbiamo dato invece di una semplice stanza un monolocale con cucina (che utilizza quando è libera), televisore, cellulare, abiti, mangia tutto quello che mangiamo noi (pesce, filetto di chianina) a meno che non mi chiede espressamente altro, se finisce tardi la sera le dico di iniziare a lavorare il giorno dopo con un’ora di ritardo e lei a mala pena ringrazia. Comunque, ieri sera ero in camera del bambino e lei era a fargli il bagno, dopo un minuto esatto dalla chiusura del rubinetto dell’acqua ho sentito il rumore del phon, sono entrata e c’era mio figlio che giocava con le paperelle, nell’acqua fino al petto e lei china su di lui che gli asciugava i capelli. Forse perchè sono incinta, mi sono spaventata come non so spiegarle; le ho detto se fosse impazzita e se conosceva i pericoli di una tale leggerezza, mi ha risposto imperturbabile di si. Per tutta la sera ha fatto finta di nulla, non ha chiesto scusa e non ha dato spiegazioni fino a quando mio marito le ha parlato, con molta calma, chiedendole spiegazioni. Lei, dopo varie insistenze, ha detto che sapeva del pericolo ma che riteneva che il bambino avesse la testa fredda e quando le ho chiesto se riteneva più pericoloso un raffreddore o una morte per folgorazione ha detto “signora, scusi”. Premetto che non solo il bagno non era affatto freddo, ma che siamo provvisti di una eventuale stufetta da posizionare tra la camera e il bagno e comunque lei è sempre molto superficiale nel vestire il bambino, nel coprirlo se fa freddo e nel non farlo uscire se è sudato pertanto stento a credere alla versione della testa fredda. Vorrei un parere da lei. Devo preoccuparmi? E’superficialità? Ignoranza? In tutti i casi credo che l’accaduto sia inquietante. Ritiene ci sia una depressione pregressa? O che comunque sia una persona poco affidabile perchè leggera e superficiale? E’ chiaro che abbia imparato la lezione del phon ma vi sono tali e tanti pericoli che non so se poterle delegare la gestione di mio figlio. Ritiene debba licenziarla? Vivo lontano dalla mia famiglia, è in arrivo un’altra creatura e qui non ho nessuno ma anche se ad oggi sono stata una privilegiata con tutti questi aiuti, credo anche che milioni di mamme al mondo crescono i figli sole e senza aiuti. Grazie

Carissima Manuela, mi chiede se è possibile che la baby sitter soffra, o abbia sofferto di depressione. Non rispondo a questa domanda in quanto non credo sia questo il punto del suo problema (non potrei inoltre fare una diagnosi sulla base di così pochi elementi). La lontananza dal suo paese di origine, dal suo bambino di appena tre mesi, eventuali altri problemi personali: la sua baby sitter può darsi che abbia tutti i motivi del mondo per vivere un forte disagio, e magari la sua superficialità, la sua distrazione o il suo malumore sono dovuti davvero ad una sofferenza psicologica importante. Tuttavia lei ha assunto questa persona perchè si prenda cura di suo figlio e, immagino, perchè la aiuti tra qualche mese anche con il nuovo arrivato. Se decade tra lei e questa persona il necessario e fondamentale rapporto di fiducia, non credo che lei possa fare altro che cercare un’altra persona. Con tutto il dispiacere che, comprensibilmente, potete provare nel licenziare una donna probabilmente in un momento di difficoltà personale, tuttavia la sua priorità è ricevere quell’aiuto e quel sostegno che la sua famiglia, lontana, non le può offrire e di cui lei ha bisogno. Cordialmente,

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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