
Angelina Jolie e il suo essere madre in Pandemia: "Non sono una mamma casalinga"
Mettere in discussione il proprio modo di essere madre in un periodo complicato che si sta vivendo può divenire un atto di coraggio. Angelina Joli...
La struggente storia di una mamma che prima decide di tenere il bambino, anche se frutto di una storia complicata, e poi perde tutto.
È notte… come ormai da qualche settimana, fatico ad addormentarmi… mi fanno male le gambe, i reni… ma più che altro, il cuore. Non posso raccontarvi i miei nove mesi d’amore, perchè non li avrò, non me ne è stata data la possibilità, non stavolta per lo meno’ però vorrei raccontarvi la mia storia…
Una storia stupida, fatta di tradimenti, di incertezze e di un sacco di paure… il mio “ovetto” è stato concepito con un tradimento… un tradimento però d’amore, almeno da parte mia. Il fatto è che non appena scoperta la sua esistenza, il mondo è sembrato crollarmi addosso… ma non per la paura e l’incapacità di accettare lui, ma per ciò che avrebbe detto il papà , la gente, i capi, le colleghe, il fidanzato tradito…
Ho passato giorni interi a fare ipotesi, ad immaginare come mi sarei sentita dopo aver abortito, dopo aver deciso di buttarlo via… ad immaginare invece come sarebbe stato stringerlo forte a me, sentire il suo calore, il suo pianto, i suoi abbracci… proteggerlo… vederlo dormire… giocare… sorridere’ cercare le somiglianze… finché un giorno, facendomi forza, ho deciso di tenerlo, ho deciso che l’avrei protetto contro tutto e tutti, in primis dalla gente che avrebbe sparlato di me, dal padre naturale che ovviamente non l’avrebbe voluto, da chi avrebbe potuto in qualche modo fargli del male…
Me lo sono sognato per notti intere, sognavo un maschietto, tenero, pacioccone… cazzuto, come me. Ed invece, una notte appena a letto, ecco un dolore lancinante ai reni ed un calore immenso fra le gambe… iniziava l’inferno e ancora non lo sapevo… L’ecografia, dove il cuoricino non batteva, il feto non si vedeva… faceva presumere ad una gravidanza iniziale a rischio, datata sbagliata… o ad un aborto in atto… sono stata a letto una settimana, riempiendomi di buscopan per evitare le contrazioni, soffrendo in un modo incredibile, cercando in tutti i modi di proteggere il mio ovetto, parlandogli e confidandogli le mie paure… strano, ma non mi sono mai sentita cosi in compagnia come in quei giorni, io e lui, stavamo diventando una cosa sola… dopo una settimana, il betahcg, sempre più alto faceva presumere ad un buono sviluppo del feto…
Gioia, felicità pura, terrore di muovermi per paura di creare problemi ma c’era, finalmente nonostante i dolori, c’era. E la pancia cresceva… non mi importava più nemmeno della linea… per lui, questo ed altro’ finalmente l’ecografia… oggi sento il cuore, mi dicevo, chissà che emozione… il cuoricino di ovetto, di colui che diventerà la mia vita… di colui che già me l’ha cambiata… ed invece, carezza sulla testa, da parte del ginecologo, il feto non cera… blighted ovum, uovo bianco, il feto, non è sviluppato… In cinque minuti, ho perso tutto… e non riesco a crederci… Sono 14 giorni che attendo il ciclo che non arriva, in settimana mi attende il raschiamento… ma la mia vita, ora è cambiata, è come se avessi perso il mondo e vi capisco care mamme, voi che avete la fortuna di diventarlo, quando parlate così dei vostri figli… ora si che vi capisco, perchè io ho perso la cosa più bella che la vita mi avesse offerto… il mio ovetto.
M.M. 11/07/2008
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