Ogni donna affronta quei tre minuti di attesa dopo aver fatto un test di gravidanza in modo diverso. Chi con terrore, chi con emozione, chi con speranza. Megan Ferrero, una giovane mamma del New Jersey, ha raccontato in un toccante post su Facebook le emozioni provate durante quell’attesa e il dolore nel non veder comparire la sospirata seconda linea. Il suo post è stato condiviso da più di 63mila persone.

Tutti parlano dei risultati positivi, ma raramente sentiamo parlare delle lotte che ci sono dietro quelli negativi. […] O di come controlliamo il test dopo 3 minuti, dopo 10 minuti, poi, così tanto per fare, anche dopo 30 minuti, per vedere se quella seconda linea è magicamente comparsa. Se siete come me potreste anche controllarlo giorni dopo, mentre passate vicino al bidone della spazzatura del vostro bagno perché forse ci è voluto un po’ più di tempo per elaborare la risposta. Oppure di come scattiamo una foto del test. Prima senza flash. Poi con il flash. Poi sottosopra, nel palmo della mano. Poi modifichiamo la foto per farla più luminosa o più scura, più nitida o più opaca, provando a vedere se un’angolazione diversa o le modifiche possono fare apparire quelle due linee.

Megan racconta con delicatezza e precisione lo stato di eccitazione e di attesa, quando ancora la speranza è viva e ci si immagina dare la bella notizia ad amici e familiari:

Nella nostra mente immaginiamo in che mese nascerà il bambino, pensiamo ai modi per annunciarlo. Prima pensi di dirlo per il 4 luglio. Poi pensi di fare un’improvvisata alla famiglia prima che l’estate finisca. Poi passa agosto e pensi che va bene perché annunciarlo ad Halloween sarebbe comunque eccitante. Poi finisce anche Halloween e non hai ancora ottenuto nessun risultato.

A quel punto inizia il momento peggiore, quello dove fanno capolino frustrazione e rancore, dove ci si sente sbagliate e si inizia a provare invidia per le amiche che annunciano la loro gravidanza, nonostante si voglia essere felice per loro. Megan prosegue raccontando come sia difficile “non pensarci”, come consigliano in tanti, perché il desiderio si fa sempre più pressante.

Ti dicono che angosciarti rende ancora più difficile che accada, quindi provi a fingere che non ti stai stressando (e ridiamoci tutti un po’ su) perché apparentemente è questo che influenza negativamente il tuo sistema riproduttivo. Ma non puoi fare a meno di lasciarti prendere dal panico quando i mesi continuano a passare, non riesci a dare una sorella o un fratello al tuo bambino e l’idea di avere due figli di età vicina inizia a diventare una fantasia sempre più irrealistica. Non si parla mai di quanto ci si senta uno schifo quando si vede un annuncio di gravidanza sulla nostra bacheca, e per un istante ci si senta gelose. Come puoi essere tanto felice per qualcuno, ma nello stesso tempo provare invidia.

Il post è stato condiviso da oltre 63mile persone e ha ricevuto più di 50mila like. Tante donne hanno lasciato un commento parlando della difficile lotta per diventare madri, della frustrazione di fronte all’ennesimo test negativo e di come abbiano trovato conforto nelle parole di Megan per affrontare momenti difficili come una diagnosi di infertilità. Una diagnosi che arriva come un fulmine a ciel sereno spingendo in alcuni casi la coppia a intraprendere percorsi lunghi e difficili come la fecondazione assistita o l’adozione.

A queste donne si è rivolta Megan a conclusione del suo post, con un messaggio di forza e speranza: “Non importa da quanto tempo stai combattendo questa battaglia, o se l’hai già combattuta, io ti vedo, ti sento, io sono te“.

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