Pilates in gravidanza: gli esercizi utili e quelli da evitare

Tra le discipline olistiche che stanno avendo numerosi riscontri positivi negli ultimi anni, troviamo indubbiamente quella del Pilates in tutte le sue forme. Anche durante una gravidanza fisiologica (senza problematiche) è fortemente consigliata la sua pratica a patto che sia, come per qualunque altra attività, personalizzata e adattata a questo periodo.

Il metodo Pilates è un’attività fisica che insegna ad assumere una corretta postura e a dare maggiore armonia e fluidità nei movimenti. L’obiettivo del suo ideatore, Joseph Hubertus Pilates, era appunto quello di rendere le persone consapevoli di se stesse, del proprio corpo e della propria mente per unirli in una singola, dinamica e funzionale entità ispirandosi ai migliori aspetti delle discipline fisiche occidentali e delle tecniche orientali.

Pilates: a cosa serve?

L’obiettivo del metodo Pilates consiste nel portare l’individuo a muoversi in economia, grazia ed equilibrio attraverso il rispetto dei princìpi base che ne costituiscono la tecnica.

Partendo dall’assunto del creatore della disciplina la mente deve essere concentrata sugli esercizi così da far percepire totalmente il corpo e il suo movimento, con l’intento di potenziare i muscoli, sviluppare forza, aumentare equilibrio, fluidità e controllo.

Il Pilates in gravidanza è quindi un metodo consigliabile o la condizione di mamma in dolce attesa non è conciliabile con questa attività?

A confermare i benefici di questo metodo durante la Gravidanza vi sono studi scientifici alla base.
I risultati degli studi dimostrano che la pratica del Pilates in Gravidanza risulta positiva contro i dolori alla schiena, riduce il rischio l’obesità, inoltre, apporta benefici in termini di flessibilità muscolare e di rinforzo per i muscoli del pavimento pelvico.
Infine, gli studi sottolineano che l’allenamento di Pilates, se eseguito con costanza, può prevenire l’intervento farmaceutico e di conseguenza ridurre i costi.

Vediamo dunque quali sono i benefici del pilates e gli accorgimenti utili per le donne in gravidanza.

Pilates in gravidanza: i benefici e gli esercizi utili

Il corpo della donna cambia notevolmente durante una gravidanza. Si trasforma per accogliere una nuova vita al suo interno e necessita di essere supportato in questo cambiamento.

Il benessere psicofisico è condizione essenziale per la donna per affrontare al meglio i 9 mesi di gestazione. Il pilates in gravidanza (come altre attività specifiche) può essere utile sotto questi aspetti:

  • insegna la consapevolezza del proprio corpo;
  • rinforza i muscoli della schiena, molto penalizzati dal fisiologico aumento di peso;
  • riattiva la circolazione riducendo i fastidiosi gonfiori agli arti e prevenendo le vene varicose;
  • rinforza la muscolatura addominale;
  • migliora l’irregolarità intestinale;
  • contribuisce ad avere maggior controllo del perineo;
  • lavora sul diaframma attraverso la respirazione, essenziale durante il travaglio;
  • riallinea la postura.

Dunque a meno che ci sia uno specifico divieto da parte del ginecologo, il Pilates è un’attività che può essere intrapresa o continuata durante la gravidanza, sempre intraprendendola dalla fine del terzo mese.

Da non dimenticare sono i benefici psicologici del pilates in gravidanza. I progressi a livello fisico, infatti, vanno di pari passo col rilassamento mentale, contribuendo a far convivere in armonia col proprio corpo che cambia.

L’esercizio, oltre a infondere un senso di benessere, va a placare piccole ansie legate alla gravidanza. Quando la donna ha un’approfondita conoscenza del proprio corpo, infatti, riesce anche a gestire meglio dolori e preoccupazioni.

Pilates in gravidanza: controindicazioni e quali esercizi evitare

pilates in gravidanza

Nel praticare pilates in gravidanza non ci sono vere e proprie controindicazioni, ma alcuni accorgimenti particolari da tenere presente. Ciò riguarda soprattutto gravidanze problematiche.

In generale, molto utili sono gli esercizi che coinvolgono i muscoli del perineo ma da eseguire con attenzione. Quest’ultimo se troppo tonico e poco rilassato potrebbe rendere più difficoltoso il parto.

Da evitare sono gli esercizi eseguiti in posizione prona e quelli che prevedono il sollevamento delle gambe e del bacino o la pressione della pancia. Stesso discorso vale per gli esercizi che lavorano sugli addominali e che incidono sull’equilibrio.

In generale, sono da evitare tutti gli esercizi troppo impegnativi che richiedono un grande sforzo e convogliano una grande quantità di sangue verso i muscoli e il cuore, diminuendo quella destinata all’utero e al feto.

La raccomandazione principale è scegliere corsi svolti da personale specializzato nell’insegnamento a donne nel periodo della gravidanza. Un esperto sa certamente valutare al meglio quali esercizi eseguire e quali evitare nel corso dei mesi e decidere fino a quando portare avanti l’attività, e con quale frequenza.

Articolo revisionato da
Seguici anche su Google News!
Ti è stato utile?
Rating: 5.0/5. Su un totale di 2 voti.
Attendere prego...

Categorie

  • Salute e Benessere