Le bevande al finocchio sono spesso lodate per i loro numerosi effetti benefici che determinano, in particolare sull’intestino. Sono inoltre abitualmente utilizzate tra le mamme come rimedio contro le coliche dei neonati, disturbo che colpisce moltissimi bimbi durante i primi mesi di vita.

Evidenze scientifiche dimostrano però che una eccessiva somministrazione di queste bevande può nascondere dei rischi: il finocchio nei suoi semi contiene estragolo, la sostanza a cui sono attribuiti gli effetti farmacologici, ma che nel contempo potrebbe portare a delle controindicazioni.

Già nel 2001 l’estragolo era stato riconosciuto a livello europeo come sostanza genotossica”, spiega il prof. Marcello Giovannini, professore emerito di pediatria dell’Università degli Studi di Milano, fondatore e presidente della Società Italiana di Nutrizione Pediatrica. “Studi più recenti condotti dall’INRAN hanno permesso di ottenere per la prima volta stime sugli effetti dell’esposizione all’estragolo associata al consumo di bevande a base di finocchio, concludendo che tale esposizione è troppo elevata nei casi di somministrazione frequente, perché il consumo possa essere considerato sicuro per lo meno per quanto riguarda i neonati. Queste osservazioni confermano le recenti indicazioni dell’Agenzia Europea EMEA: il consumo di tisane al finocchio non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 4 anni, nelle donne in gravidanza e durante l’allattamento. Nessun rimedio naturale fa miracoli: una posizione di prudenza ed equilibrio nelle scelte alimentari è senza dubbio da privilegiare”.

Quindi cosa fare per favorire i processi metabolici e digestivi dell’organismo, evitando spiacevoli effetti collaterali? “L’elemento che non può mancare nella dieta quotidiana di bambini e adulti è l’acqua,” continua il Professor Giovannini, “che è coinvolta in molteplici funzioni fondamentali per l’organismo, tra cui anche il trasporto di nutrienti, la regolazione del bilancio energetico, della temperatura corporea e dell’equilibrio idrico”.

È importante scegliere il giusto tipo di acqua per ogni fase della vita: per i neonati è meglio prediligere acque poco mineralizzate o oligominerali, che favoriscono la diuresi e l’eliminazione delle scorie metaboliche. Lo stesso vale per la preparazione degli alimenti e bevande per i neonati: l’allattamento al seno resta sempre la soluzione da preferire, ove ciò non fosse possibile occorre utilizzare acque “leggere” a bassa mineralizzazione, prive di contaminanti microbiologici e inquinanti chimici.

Seguici anche su Google News!
Ti è stato utile?
Rating: 5.0/5. Su un totale di 1 voto.
Attendere prego...

Categorie