Da 250mila anni la scienza ci dice che i padri sono più vecchi delle madri al momento del concepimento. Negli ultimi 5mila anni, però, la differe...
Abrahim è un maschietto di origini giordane, ha cinque mesi, ed è il primo bambino al mondo a nascere, in Messico, con una nuova tecnica che include il dna di tre genitori. A dare la straordinaria notizia è stato il New Scientist. Il piccolo ha il dna della madre, quello del padre e un pezzo del codice genetico di una donatrice.
La tecnica utilizzata, chiamata “fecondazione in vitro con tre genitori”, è stata messa a punto per evitare la nascita di bimbi con gravi malattie ereditarie. La procedura permette di sostituire i mitocondri difettosi della cellula uovo della madre con quelli di una donatrice sana.
Lo scopo dei medici statunitensi che hanno fatto nascere Abrahim è stato quello di evitare che il bambino ereditasse la malattia della madre, che soffre della sindrome di Leigh, nota anche come encefalopatia necrotizzante subacuta, una patologia che colpisce i più piccoli bloccandone lo sviluppo psicomotorio e portando alla morte entro i primi sei o sette anni di vita. La sindrome di Leigh era stata la causa della morte dei due primi figli della madre del piccolo.
I genitori giordani del bambino sono stati sottoposti al trattamento genetico in Messico da parte dell’equipe del dottore John Zhang, che generalmente opera a New York presso il New Hope Fertility Center. Zhang ha optato per il Paese centroamericano perché “qui non ci sono regole, mentre salvare vite è la cosa etica da fare”.
La tecnica utilizzata da Zhang è per ora approvata legalmente solo in Gran Bretagna. La tecnica è stata infatti sviluppata a Newcastle e utilizza una versione della fecondazione in vitro studiata per combinare il dna dei due genitori con i mitocondri sani di una donatrice. In questo modo il neonato avrebbe lo 0,1% del suo dna ereditato dalla seconda “mamma”, una caratteristica che passerebbe ai suoi discendenti.
I mitocondri sono le “centrali energetiche” dell’organismo e trasformano il cibo in energia. Hanno un Dna proprio che non ha alcun impatto sull’aspetto della persona (il bambino quindi assomiglierebbe solo ai genitori naturali e non alla donatrice).
L’ultimo tentativo di far nascere un bambino con il dna di 3 persone fu effettuato negli anni ‘90, ma i bambini ebbero disordini genetici e la tecnica fu proibita.
Per ora Abrahim Hassan, nato il 6 aprile 2016, cresce bene e non ha sintomi di malattie. Attualmente i medici hanno individuato la presenza del codice genetico responsabile della sindrome in meno dello 0,1% delle sue cellule, una percentuale ritenuta troppo bassa affinché possa svilupparsi.
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