Le mamme italiane hanno una scolarità medio-alta nel 45,3% dei casi, il 59% di esse lavora e partoriscono intorno ai 32 anni (contro i 29 delle donne di cittadinanza non italiana), in prevalenza negli ospedali pubblici. È questa la fotografia che emerge dall’VIII Rapporto Cedap sulla nascita in Italia, pubblicato dal ministero della Salute.

Un’indagine ricca di informazioni che tracciano un profilo interessante della maternità nel nostro paese. Vediamo alcuni degli aspetti più rilevanti che ne emergono. L’88,4% dei parti è avvenuto negli Istituti di cura pubblici, l’11,4% nelle case di cura e solo lo 0,2% altrove. Nel 2008 il 16,9% dei parti è relativo a madri di cittadinanza non italiana (15,9% nel 2007). Tale fenomeno è più diffuso al centro-nord dove il 20% dei parti avviene da madri straniere; in particolare, in Emilia Romagna, quasi un quarto delle nascite è riferito a madri non italiane.

Delle donne che hanno partorito il 45,3% ha una scolarità medio alta, il 34,8% medio bassa e il 19,9% ha conseguito la laurea. Fra le straniere prevale invece una scolarità medio bassa (45,6%).

Un altro dato molto importante è che 6 madri su 10 lavorano: esattamente il 59% delle donne che hanno partorito ha un’occupazione lavorativa, il 31,8% sono casalinghe e il 6,6% sono disoccupate o in cerca di prima occupazione.

Infine il Rapporto conferma un alto ricorso all’operazione chirurgica. In media, il 37,8% dei parti avviene con taglio cesareo, con un’elevata propensione nelle case di cura accreditate in cui si registra il 60,5% dei parti contro il 34,8% negli ospedali pubblici.

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