Considerato spesso come un semplice disturbo da sopportare, il russamento è un sintomo che colpisce indistintamente uomini, bambini e donne. Di queste ultime, una quota considerevole – pari al 25-30% circa – sviluppa la problematica durante la gravidanza. Il russamento con l’apnea ostruttiva è una vera e propria patologia che nasconde pericolose insidie per la salute e che dunque deve essere tenuta sotto controllo, soprattutto durante la delicata fase della gestazione.

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Solitamente collegato all’aumento del peso e della pressione addominale nelle donne in gravidanza, il russamento tende a risolversi spontaneamente dopo il parto. Importante avvisaglia per le future mamme, dunque, il russamento deve essere monitorato anche nei bambini. Spesso sintomo di problemi respiratori causati da adenoidi e tonsille ingrossate, infatti, la roncopatia con l’apnea ostruttiva può provocare importanti disturbi di attenzione e irritabilità.

Solitamente ignari degli scompensi psicofisici determinati dal russamento e dall’apnea ostruttiva, difficilmente i neo-genitori si rivolgono al medico per la prescrizione di una terapia, per sé o per il proprio bambino” – spiega il Dott. Fiorenzo Bertoletti, alla guida del team multidisciplinare dell’Istituto Stomatologico Italiano di Milano per lo studio e la cura del russamento e delle apnee notturne ostruttive – “In realtà le conseguenze sono molteplici e a volte pericolose per la salute. Nella maggior parte dei casi la roncopatia in tenera età è risolvibile ricorrendo all’adenoidectomia, eventualmente associata alla tonsillectomia”.

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Con l’età adulta i possibili effetti collaterali del russamento, soprattutto quando associato ad apnee notturne ostruttive, spaziano dallo stress alla stanchezza diurna, dalla sonnolenza cronica fino a patologie ben più gravi come ipertensione arteriosa, malattie cardiovascolari, ictus e alterazione della produzione di determinati ormoni. È fondamentale, dunque, affidarsi a un centro specializzato per una diagnosi completa.

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