L’Italia continua a invecchiare. Secondo i dati Istat, che ha diffuso oggi il suo rapporto annuale su “Natalità e fecondità della popolazione residente”, sono stati 546.607 gli iscritti in anagrafe per nascita nel 2011, circa 15 mila in meno rispetto al 2010.

Il dato, secondo l’Istat, conferma la tendenza alla diminuzione delle nascite avviatasi dal 2009. Il calo delle nascite è causato per lo più alla diminuzione dei nati da genitori entrambi italiani, quasi 40 mila in meno rispetto al 2008.

I nati da genitori entrambi stranieri, invece, sono ancora aumentati, anche se in misura più contenuta rispetto agli anni precedenti e ammontano a 79 mila nel 2011 (il 14,5% del totale dei nati). Se a questi si sommano anche i nati da coppie miste si ottengono 106 mila nati da almeno un genitore straniero (il 19,4% del totale delle nascite).

Considerando la composizione per cittadinanza delle madri straniere, ai primi posti per numero di figli si confermano le rumene (18.484 nati nel 2011), al secondo le marocchine (13.340), al terzo le albanesi (9.916) e al quarto le cinesi (5.282).

Inoltre quasi il 7% dei nati nel 2011 ha una madre di almeno 40 anni, mentre prosegue la diminuzione dei nati da madri di età inferiore ai 25 anni, che sono il 10,9% del totale. La posticipazione della maternità è ancora più accentuata per le italiane: ormai la proporzione di nascite da madri con meno di 25 anni e con più di 40 si equivale, ed è pari all’8%.

Sono circa 134 mila i nati da genitori non coniugati nel 2011, valore in linea con quello dell’anno precedente. Diminuisce il numero medio di figli per donna a 1,39 (1,30 figli per le cittadine italiane e 2,04 le straniere).

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