In Italia si fanno sempre meno figli. Dopo una fase di recupero negli ultimi anni le nascite sono di nuovo in calo: nel 2010 sono nati 557 mila bambini, 12.200 in meno rispetto all’anno precedente. Per avere un numero di nascite inferiore a quello del 2010 occorre tornare al 2005, quando i bimbi nati in Italia furono 554 mila.
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a riduzione delle nascite nel 2010 rispetto al 2009 (-2,1%) risulta generalizzata su scala territoriale, tranne che per Molise (+2,3%), Abruzzo (+1,5%), Provincia autonoma di Bolzano (+0,6%) e Lazio (+0,1%).

È in calo anche la fecondità delle donne (figura 1): il numero medio di figli per donna è di 1,4 e sembra essersi conclusa, soprattutto da parte delle donne italiane, la fase di recupero cui si era assistito per ampia parte dello scorso decennio. Nel 2009 il numero medio di figli per donna era 1,41, nel 2008 era 1,42.

Il primato della maggiore riproduttività si sposta dal Sud al Nord, con in testa le due Province autonome di Trento e Bolzano (1,59 e 1,57 figli per donna, rispettivamente), seguite dalla Valle d’Aosta (1,54). Le donne siciliane (1,41) e campane (1,40), che fino a non molti anni fa detenevano il primato della fecondità, risultano solo al settimo e all’ottavo posto, rispettivamente, della graduatoria regionale. In fondo alla stessa, con livelli di ridotta fecondità si ritrovano tre regioni del Mezzogiorno: Basilicata (1,19), Molise (1,16) e Sardegna (1,13) (vedi Tabella 2).

Analizzando la composizione delle nascite secondo la cittadinanza della madre risulta che le nascite da madre italiana, pur continuando a rappresentare una quota di gran lunga prevalente, registrano un calo di oltre 13 mila unità sul 2009. Il contributo alla natalità delle straniere si fa così sempre più importante: si stima, infatti, che nel 2010 l’indice medio di fecondità delle donne straniere sia stato di 2,13 figli per donna, e sono 104 mila nascite (18,8% del totale) le nascite attribuibili a madri straniere (erano 35 mila nel 2000, pari al 6,4% e 103 mila nel 2009 pari al 18,1%), di cui il 4,8% con partner italiano e il restante 14% con partner straniero.

A una maggiore presenza e a un più profondo radicamento della popolazione straniera sul territorio corrisponde, proporzionalmente, una maggior percentuale di nati da madre straniera: in Emilia-Romagna (29,3%), Lombardia (28,5%) e Veneto (27,2%) oltre una nascita su quattro proviene da una coppia straniera o da una coppia con madre straniera e partner italiano.

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