Durante la gravidanza, uno dei momenti più delicati della vita di una donna, il controllo dell’alimentazione assume un ruolo fondamentale, e la scelta del cibo diventa scrupolosa, per garantire il benessere del nascituro.

Alcuni interrogativi, durante la dolce attesa, nascono riflettendo sull’opportuno consumo di pesce. L’FDA rassicura e sfata tutti i falsi tabù, promuovendo la scelta del tonno per tutte le donne in gravidanza. La quantità suggerita per tutte le future mamme è di 4-6 scatolette alla settimana (peso sgocciolato corrispondente a 56 g).

A sostegno di questa tesi, uno studio pubblicato dalla rivista americana Environmental Health Perspect, indaga il rapporto fondamentale rischio/beneficio relativo al consumo di pesce e stabilisce che l’acquisizione di un’alta quantità di Omega-3 rappresenta un beneficio per il feto.

Il tonno all’olio extravergine di oliva è ricco di fosforo, selenio, vitamina B3, B12 e D3, oltre a essere fonte di Omega-3. Il suo apporto lipidico è molto limitato (meno di 1/3 dei grassi di una mozzarella da 100 g o simile a una fettina piccola di carne bovina o suina).

Fino a 3-4 porzioni di pesce a settimana è la quantità consigliata dall’EFSA per le donne in gravidanza e per il corretto sviluppo fetale. Come evidenziato in uno studio recente, l’EFSA riconferma il ruolo nutrizionale del pesce, sia come fonte di proteine ad alto valore biologico, sia perchè contribuisce al fabbisogno giornaliero di nutrienti essenziali come le vitamine A e D e alcuni minerali (iodio, selenio, calcio), oltre agli Omega-3, per i quali l’apporto con il pesce permette di raggiungere la quantità giornaliera raccomandata.

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