Il modo in cui si nasce può essere causa di allergie nei bambini. Chi nasce con il parto naturale, infatti, avrebbe una sorta di barriera contro le allergie alimentari, mentre il cesareo li rende vulnerabili.

La notizia arriva da uno studio italiano pubblicato sul “Journal of Nutrition“, e realizzato dall’Università Cattolica (sezione istituto di Microbiologia) di Piacenza, in collaborazione con la Uoc di pediatria e neonatologia dell’Ospedale “Guglielmo da Saliceto” di Piacenza. La ricerca si è basata su un campione pari a 46 neonati, di cui metà nata con parto naturale, l’altra, invece, con taglio cesareo.

L’osservazione ha messo in luce un dato importantissimo: i nati con taglio cesareo presentavano una microflora intestinale che rimane instabile a lungo. Tale condizione, spiegano gli studiosi, espone il soggetto a patologie immuno-allergiche e all’aumento di peso. Questa situazione è dovuta al fatto che i neonati passano da un ambiente sterile, qual è l’utero materno, a un ambiente che, al contrario, è ricco di batteri. Per questo la presenza della microflora intestinale del neonato varia a seconda di alimentazione, ambiente e modalità di nascita.

I batteri intestinali giocano un ruolo importante nello sviluppo post-natale del sistema immunitario. La composizione della microflora intestinale nei primi mesi di vita sembra, quindi, essere un fattore molto importante per il raggiungimento e il mantenimento di una buona salute negli anni successivi. I ricercatori piacentini hanno fatto una scoperta importante, che inserisce il loro lavoro in un filone di studi che ipotizza come lo stato di partenza della flora batterica provochi effetti metabolici di lunga durata.

Sopratutto, esso influenza il sistema immunitario, rendendolo meno attivo in caso di ridotta stimolazione microbica durante l’infanzia.

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