La crescita del feto può procedere in maniera anomala rispetto a quanto dovrebbe e potrebbe e tale irregolarità può essere responsabile di tante...
Una curiosa, seppure limitata ricerca condotta dai ginecologi del Wyckoff Heights Medical Center di New York City su 28 donne medico in attesa di un bambino, ha dimostrato che se le future mamme hanno il cellulare accanto, ad ogni squillo il bebè si agita, muove la testa, spalanca la bocca e le sue labbra tremano. Il feto, in sostanza, sembrerebbe spaventarsi, e più si agita, più rischia di perdere i ritmi naturali sonno/veglia. La stessa reazione si ottiene con il bip-bip dei cercapersone.
Lo studio, i cui risultati sono stati presentati al congresso nazionale dell’American College of Obstetricians and Gynecologists a San Francisco, data l’esiguità del campione, non può avere però un valore scientifico.
“Si tratta di un’indagine preliminare e che andrebbe approfondita su larga scala, con la quale abbiamo voluto osservare gli effetti dei cellulari sui bambini in via di sviluppo, laddove le madri indossavano i telefonini a lungo per motivi di lavoro – spiega Boris Petrikovsky, che ha diretto lo studio -. Quando i cellulari sono tenuti in prossimità della testa dei feti, i suoni, e probabilmente anche le vibrazioni, causano un vero e proprio riflesso di spavento sul volto del bebè, che interrompe e disturba il normale ciclo di riposo. Del resto, chi vorrebbe essere svegliato dai continui trilli di un telefonino?“.
Il 100% dei feti monitorati fra le 27 e le 41 settimane di gestazione, hanno mostrato risposte di allarme quando esposti a un singolo squillo, chi agitando la testa, chi tremando e/o spalancando la bocca. Quando i dispositivi hanno continuato a suonare ripetutamente ogni 10 minuti, si è agitato invece il 90% dei feti. Continuando con l’operazione la percentuale di bimbi agitati è scesa all’80%. “Molti feti sembravano dunque abituarsi se i suoni diventavano continui, e quando telefoni e cicalini hanno iniziato a suonare spesso, i sobbalzi dei feti sono diminuiti del 60 per cento fino alla 36esima settimana di gestazione e nel 90% dei casi per i feti a termine“.
I ricercatori, ovviamente, non traggono conclusioni circa gli effetti dell’agitazione dei piccoli in merito agli effetti sulla loro salute, ma a scopo prudenziale danno dei consigli alle future mamme: “Sarebbe preferibile non portare i telefoni cellulari e i cercapersone in prossimità dell’addome – ha detto Petrikovsky -. Meglio metterli in borsa o nelle tasche a livello del petto. A scopo precauzionale possiamo dire che più tali dispositivi sono tenuti lontano dal feto e più è possibile che il suo riposo non venga disturbato“.
“Oltre a questi, ci sono altri fattori che potrebbero contribuire a spaventare i bambini durante la gestazione – aggiunge Petrikovsky -. Precedenti studi hanno analizzato già gli effetti sulle donne incinte che risiedono in prossimità dei grandi aeroporti, con gli aerei costantemente in fase di atterraggio e decollo. Sappiamo che il rumore può influenzare lo sviluppo del bambino“.
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