I dati che ha diffuso l’Istat riguardanti la natalità in Italia sono demoralizzanti. Infatti, in sei mesi sono venuti al mondo circa 14.600 bambini in meno rispetto all’anno precedente. Questi numeri rivelano come ci sia stato un calo delle nascite mai registrato in epoca recente, ovvero del 6%. In numeri significa 221.500 nuovi nati contro i 236.100 del 2015.

I dati si riferiscono ai primi sei mesi dell’anno, quindi ipoteticamente da luglio a dicembre potrebbe cambiare qualcosa in meglio, ma appare improbabile che ciò accada, visto il trend negativo avviato ormai da diversi anni a questa parte. Anzi, nulla vieta che possa addirittura verificarsi una riduzione più marcata.

Se ci si sofferma ad analizzare quanto successo nel 2015, si nota come il calo rispetto al 2014 dopo i primi sei mesi era di circa il 2% e alla fine dell’anno è arrivato al 3%, portando il dato assoluto a 485mila nati. Ebbene, se si proiettano i numeri disponibili per il 2016 su tutto l’anno ci si ferma tra i 450 e i 460mila nuovi italiani.

E stavolta non potremo neppure sperare nel soccorso degli immigrati, in quanto una decisa flessione si sta avendo anche tra loro, che negli ultimi anni rappresentavano almeno il 20% di chi dà alla luce un bambino, e di fatto avevano in qualche modo impedito il tracollo della natalità, dato che le coppie italiane da tempo hanno iniziato a fare sempre meno figli.

La paura dei demografi è che anche gli stranieri stiano poco alla volta cambiando abitudini in fatto di maternità e parto, perché anch’essi subordinati alla crisi economica che dal 2008 ha colpito tutto l’occidente e che quindi riguarda anche tutti coloro che vivono in Italia, a prescindere dalla loro provenienza.

 

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