All’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo una giovane mamma italiana ha dato alla luce mercoledì scorso due gemelline siamesi. A darne notizia L’Eco di Bergamo.

Le due bimbe, nate grazie a un delicato e complesso parto cesareo, sono state immediatamente trasferite nel reparto di Patologia neonatale del nosocomio lombardo, già attrezzato per accogliere mamma e gemelline in una particolare culla termica creata ad hoc per loro.

In ospedale c’è stretto riserbo sulle condizioni delle due bimbe, perché la famiglia ha chiesto la tutela della privacy in un momento così delicato. Quello che è trapelato al momento è che hanno il fegato in comune e stanno bene, così come la giovane donna che le ha partorite.

I gemelli cosiddetti ‘siamesi’ sono gemelli identici che sono uniti tra loro in una parte del corpo, sin dalla nascita. Le due gemelline di Bergamo sono nate con una parte di addome in comune, in particolare con una porzione di fegato.

La nascita di due gemelli siamesi è un avvenimento molto raro: nella letteratura scientifica si conta un caso ogni 200mila nascite, e nel 75% dei casi le malformazioni derivanti da questa condizione non consentono ai bimbi di sopravvivere.

In Italia, un caso di gemelle siamesi divenuto famoso fu quello di Giuseppina e Santina Foglia, nate nel 1958 e unite tra loro all’altezza del bacino e per alcune porzioni dell’apparato genitale. Il 10 maggio 1965, all’età di 7 anni, le due bimbe furono separate con un difficilissimo intervento chirurgico all’Ospedale Regina Margherita di Torino, che vide l’impiego di 25 medici. L’intervento balzò agli onori della cronaca come il primo di quel tipo effettuato con successo in Europa.

 

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