Due gemelline siamesi unite attraverso il torace, con un solo cuore, sono nate alcune settimane fa al Policlinico Universitario Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. Un cuoricino, tra l’altro, in parte malformato e fragile. Pertanto non è certo se le due piccine, figlie di una giovane coppia emiliana, verranno operate. Anche perché, dopo l’operazione di distacco, solamente una di loro potrebbe continuare a vivere. Il miracolo potrebbe accadere, anche se si prospetta soltanto il 25% di possibilità di sopravvivenza.

Sono dunque ore di attesa, perché l’ospedale e i genitori devono decidere con quale piano di cura intervenire. Un caso delicatissimo, estremamente complesso anche per le implicazioni etiche, oltre che mediche, che esso comporta, tanto da essere stato interessato il comitato etico del Policlinico bolognese, interpellato sulla vicenda dagli stessi medici.

Al momento la condizione delle due neonate è, per quanto possibile, buona. Sono accuratamente monitorate e seguite dai medici e dagli infermieri del policlinico, e amorevolmente coccolate dai genitori. Tutto il personale sanitario ha stretto “un legame fortissimo” con le due bimbe, ma non trapela nulla di più per “rispetto dei genitori”. Anche il direttore generale Sergio Venturi ha chiesto di mantenere la “calma” su questo problematico caso.

Un caso rarissimo, che però in Italia si era già verificato almeno una volta. Era l’ottobre del 2001 quando all’ospedale Civico di Palermo nacquero due bimbe siamesi, Sara e Maria Eleonora, con caratteristiche simili alle sorelline nate a Bologna. Per loro si parlò di un difficile intervento chirurgico per la separazione e di un doppio trapianto cardiaco. Purtroppo non ce la fecero a superare il terzo mese di vita.

Anche a Bologna si era già verificato un altro caso di gemelli siamesi: era il maggio del 1985, e quella volta i gemellini erano nati uniti per la testa. Per la prima volta in Italia i neurochirurghi dell’ospedale Bellaria tentarono il difficile intervento di separare i due gemelli craniopagi. Un’operazione lunga e complessa che purtroppo non consentì ai due piccoli di sopravvivere.
Nel marzo 2010 finirono sui giornali inglesi (e non solo) due gemelline di tre anni, Emma e Taylor Bailey, con un solo cuore e un solo fegato. I medici dissero che andavano operate, perché quell’unico cuore non avrebbe potuto reggere ancora a lungo. Un tentativo in extremis per salvare entrambe che non ebbe l’esito sperato.

Sarà questo quadro delicato e drammatico che i genitori e i medici dovranno affrontare nel prendere qualunque decisione futura per salvare le due piccole.

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