Abbandonata dai genitori viene adottata dalla babysitter: “Sarà la mia quinta figlia”

Il tribunale minorile di Salerno ha deciso che una bimba di quattro anni, abbandonata dai genitori, potrà essere adottata dalla baby-sitter, che si è presa cura di lei per tanti mesi. Una sentenza innovativa: la donna ha superato i 50 anni, non è benestante e ha già quattro figli. Ma il giudice ha voluto tutelare la “la continuità degli affetti”

È una storia a lieto fine quella che ha visto protagonista, suo malgrado, una bambina di quattro anni, trascurata ed abbandonata dai genitori naturali e affidata alle cure di quella che fino a quel momento, era stata la sua babysitter. Il Tribunale dei Minori di Salerno ha infatti stabilito che Silvana, la babysitter, diventerà a tutti gli effetti la mamma di Giulia (nome di pura fantasia), perché lo merita, e la bambina ha bisogno di lei.

La vicenda era cominciata qualche anno fa, quando Silvana prende servizio in una casa per occuparsi di una neonata. A chiamarla è la madre della piccola, nei primi tempi presente per poi – con il passare del tempo – risultare sempre più assente nei confronti della figlia. A quel punto la babysitter, preoccupata, si era rivolta ai carabinieri del Nucleo di Salerno, perché temeva per la sua sicurezza: “La madre naturale – ha spiegato la donna cinquantenne – si è fatta viva all’improvviso dopo mesi e mi ha detto che veniva a riprendersela. Mi ha presentato un uomo, un indiano, il quale sosteneva di essere suo padre e ha iniziato a fotografare la piccola. Ripeteva che voleva pubblicare quelle immagini sui social e poi che avrebbe portato via la bimba per presentarla ai suoi parenti indiani”.

Nell’aprile del 2014 il tribunale minorile ha affidato le indagini agli assistenti sociali, e in base agli elementi raccolti, inibiscono ai genitori naturali le visite alla piccola, che resta invece in casa dell’altra coppia. Ecco che allora la donna, ormai legata alla piccola, si è fatta avanti: “Il rischio era che la bimba finisse in un orfanotrofio, una cosa che non potevo proprio accettare. Quella piccola mi è entrata nel cuore e sarà la mia quinta figlia.”.

Il presidente del collegio, Pasquale Andria, ha sottolineato l’importanza della sentenza, volta a garantire alla piccola “la continuità affettiva” e a salvaguardare il percorso di crescita, in quanto la bimba era già stata data tre anni fa in affidamento temporaneo alla coppia.

La decisione dei giudici non era affatto scontata, in quanto c’era il rifiuto dei genitori naturali a procedere all’affidamento e per le condizioni economiche della coppia (il marito è un bagnino precario), insieme ad una differenza di età – più di quarant’anni – che porta al superamento di quanto previsto dalla stessa legge sulle adozioni.

Ora la piccola Giulia è felice, a casa con quelli che ha sempre considerato i suoi veri genitori e i quattro fratellini. Adesso ha per davvero una famiglia che la ama.

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