A tenere le famiglie italiane con il fiato sospeso, almeno quelle con un bebè in arrivo e quelle che nel corso di quest’anno hanno ricevuto la cicogna, le previsioni relative al famigerato bonus bebè che da ieri, insieme ad una serie di disposizioni a sostegno della famiglia, è stato approvato.

La norma, inizialmente pensata per tutte le famiglie che avessero avuto un bebè nel corso del 2005, è stata riveduta. Si è approdati così ad una estensione del contributo per tutti i nuovi nati dell’anno 2005 e “per ogni figlio nato nell’anno 2006, secondo o ulteriore per ordine di nascita o adottato”, eccezion fatta per le famiglie che però presentano un reddito annuo superiore ai 50.000 euro.

Nel caso si rientrasse nello scaglione di reddito interessato, basta un’autocertificazione per l’ottenimento del bonus. Anche i bebè adottati saranno interessati dalla stessa agevolazione – fermo restando il tetto di reddito – ed anche in questo caso la riscossione del bonus è prevista presso gli uffici postali, producendo un’autocertificazione dei redditi familiari posseduti. Gli indirizzi degli uffici postali saranno segnalati dal ministero dell’Economia entro il 15 gennaio 2006.

In sintesi, quindi, hanno diritto al bonus le famiglie con redditi inferiori ai 50.000 euro con bebè nati o adottati nel corso del 2005 o in attesa di un altro bebè – proprio o adottato – nel corso del 2006. Oltre alla norma segnalata, è opportuno richiamare anche le agevolazioni previste a sostegno delle famiglie, infatti per assicurare interventi a sostegno delle famiglie e della solidarietà per lo sviluppo socio-economico è stato istituito un Fondo dotato di 1.140 milioni di euro per il 2006, da ripartire in base alle esigenze segnalate ed emerse.
Infine un’ulteriore agevolazione riguarda le famiglie che ricorrono all’asilo nido, anche se limitatamente al periodo d’imposta 2005. È stata approvata infatti nella misura del 19% la detrazione per le spese documentate sostenute dai genitori per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido per un importo complessivamente non superiore a 632 euro annui per ogni figlio ospitato. Sotto l’albero dunque, per molte famiglie italiane un pensiero che sicuramente risulterà gradito.

Ecco i tre articoli della Finanziaria riguardanti il bonus bebè
335. Per ogni figlio nato ovvero adottato nell’anno 2005 è concesso un assegno pari ad euro 1.000.
336. Il medesimo assegno di cui al comma 335 è concesso per ogni figlio nato nell’anno 2006, secondo o ulteriore per ordine di nascita, ovvero adottato.
337. Il Ministero dell’economia e delle finanze comunica per iscritto, entro il 15 gennaio 2006, la sede dell’ufficio postale di zona presso il quale gli assegni possono essere riscossi con riferimento all’assegno di cui al comma 335 e, previa verifica dell’ordine di nascita, entro la fine del mese successivo a quello di nascita o di adozione con riferimento all’assegno di cui al comma 336. Gli assegni possono essere riscossi, in deroga ad ogni disposizione vigente in materia di minori, dall’esercente la potestà sui figli di cui ai commi 335 e 336, semprechè residente, cittadino italiano ovvero comunitario ed appartenente a un nucleo familiare con un reddito complessivo, riferito all’anno 2004 ai fini dell’assegno di cui al comma 335 e all’anno 2005 ai fini dell’assegno di cui al comma 336, non superiore ad euro 50.000. Per nucleo familiare s’intende quello di cui all’articolo 1 del decreto del Ministro della sanità, di concerto con il Ministro delle finanze, 22 gennaio 1993, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 27 gennaio 1993, n. 21. La condizione reddituale di cui al presente comma è autocertificata dall’esercente la potestà, all’atto della riscossione dell’assegno, mediante riempimento e sottoscrizione di apposita formula prestampata in calce alla comunicazione del Ministero dell’economia e delle finanze, da verificarsi da parte dell’Agenzia delle entrate secondo procedure definite convenzionalmente. Per l’attuazione del presente comma il Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento dell’amministrazione generale, del personale e dei servizi del tesoro si avvale di Sogei s.p.a.”

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