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Per circa 400 sterline, poco più di un milione e 200 mila lire, in Gran Bretagna il test di paternità lo si può eseguire attraverso il Web e, per le società che offrono questo servizio, gli affari vanno a gonfie vele.
Il meccanismo di funzionamento per ottenere un test di paternità è molto semplice: il papà in ansia può infatti appurare la paternità di un bimbo tramite un campione di sangue prelevato dal proprio medico, un capello, o con un kit che può ricevere a casa per posta. Le risposte, a seconda della società prescelta e della cifra pagata, sono disponibili nel giro di pochi giorni o di qualche settimana.
Secondo quanto riferisce il quotidiano Daily Express, il notevole aumento del numero di aziende che offrono questa opportunità, ha sollevato l’apprensione del governo britannico, che ha redatto un codice di comportamento con tanto di regole e linee guida per chi vuole avvalersi del test di paternità.
“Abbiamo appena cominciato a calcolare le statistiche”, ha detto un portavoce del ministero della sanità, “ma la crescita nella domanda di questo servizio è enorme“. Anche legali e attivisti dei diritti civili hanno sollevato critiche a questo tipo di business, temendo che i risultati dei test effettuati su Internet non siano sufficientemente attendibili da essere utilizzati in sede di processo e per timore di una violazione della privacy.
Ma papà e mamme sembrano essere entusiasti del nuovo servizio. Infatti, solamente lo scorso anno, in Gran Bretagna si sono effettuati 8.900 test di paternità, ma il numero potrebbe aumentare fino a 20.000 l’anno grazie alla maggiore accessibilità offerta da Internet. Sono nate ormai decine di compagnie che forniscono questo servizio, dalle aziende private alle università, fino allo stesso Laboratorio di Scienza Forense del governo.
Per chi volesse saperne di più, per madri in apprensione o per padri ansiosi, c’è dadcheck.com, che, secondo il suo direttore, il dottor Neil Sullivan, vende ai suoi utenti “tranquillità mentale”.
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