Anonimo

chiede:

Gent.mo dottore,
ho 35 anni ed entro oggi nella 32^ settimana di gestazione. Questa è la mia seconda gravidanza ed ho scoperto ieri che il mio primo figlio (3 anni) ha contratto il virus della varicella (le papule sono già diventate vescicole). Ovviamente, nel suo malessere generale, vuole sempre la mamma ed io sono sempre lì a coccolarlo anche perché ho già avuto la varicella nell’infanzia. Ora però mi è venuto in mente il pericolo dell’herpes zoster che tra l’altro ho già avuto una volta dopo un’operazione chirurgica (ero molto debilitata). Leggo in vari siti internet che il liquido delle vescicole è molto contagioso, non capisco però come avvenga il contatto… per contagiarmi, dove dovrebbe andare questo “benedetto” liquido? Dopo quanto tempo posso considerarmi fuori pericolo? L’incubazione è come quella della varicella? La bambina che ho in grembo correrebbe dei pericoli in caso contraessi l’herpes? Devo precisare che partorirò alla 37^ settimana (21/28 marzo) con TC programmato poiché ho una difficoltà respiratoria medio-grave dovuto ad uno spazio laringeo ridotto (paralisi corda vocale in posizione para-mediana) e perché il mio primo bimbo è nato a 33 settimane con TC di urgenza in quanto non avevo più liquido amniotico (rottura intempestiva delle acque?!? Forse, ma io non mi sono assolutamente accorta della perdita di liquido che a quell’epoca gestazionale dovrebbe essere piuttosto copiosa. Più probabile un’insufficienza placentare). So di essermi già dilungata troppo, ma vorrei chiederle un’ultima cosa che forse sarebbe più di competenza dello psicologo… la chiedo a lei però perché è a contatto con donne incinte “tutto il giorno” e penso possa aiutarmi. Da circa due settimane sono in preda a fortissimi stati d’ansia e ad insonnia (dormo 2/3 ore a notte o qualche volta arrivo alle sei ore, ma svegliandomi – puntuale come un orologio – ogni due ore). Sono generalmente una persona razionale e mi trovo del tutto impreparata a queste crisi che non riesco a controllare. Ho letto in vari siti, libri, forum etc ed ho capito perfettamente che è una situazione tipica di molte mamme in attesa, inoltre so bene che la paura avuta con il parto prematuro di mio figlio ha un peso fondamentale in tutto ciò. Ma non mi consola… La smetto qui perché altrimenti diventerei noiosa, le chiedo solo questo: quest’ansia che assale nei momenti più impensati le gestanti, continua anche dopo il parto oppure è veramente frutto delle paure e della tempesta ormonale scatenata dalla gravidanza e quindi scompare miracolosamente lasciando le mamme con la gioia di un altro figlio? La ringrazio tantissimo per l’attenzione, aspetto una sua risposta.

Gentile signora Alessia,

solitamente la varicella dà un’immunità permanente. In ogni modo, danni fetali si hanno solo per infezioni contratte dalla madre nella prima metà della gravidanza (lei ne sarebbe, eventualmente, fuori) o nei giorni precedenti il parto. Lo stesso ragionamento vale per l’Herpes Zoster, trattandosi del medesimo agente virale (chiamato appunto Virus-zoster). Quindi, se lei è sicura d’aver contratto la varicella nell’infanzia, può stare doppiamente tranquilla, sia per l’età della sua gestazione (32 settimane), sia per il fatto d’essere immune. Per quanto riguarda il problema dell’ansia, penso che, dopo il parto, come lei stessa scrive, tutto possa risolversi felicemente e che lei possa ritrovare serenità. Cordiali saluti ed auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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