Eleonora

chiede:

Buonasera,
ho un dubbio che mi assilla. Il mio gatto, che non esce dall’appartamento, se non nel terrazzo, ha preso un parassita che abbiamo scoperto essere la tenia dall’esame delle feci. Ha seguito la terapia e ora non ha più nulla.
La mia preoccupazione è che, sia io (che all’epoca ero alla 25° settimana di gravidanza) che il mio bambino di due anni, abbiamo potuto venire a contatto con le uova che fuoriuscivano dal sedere del gatto.
Il ginecologo dice di non dar peso alla cosa e il veterinario ha detto che è molto difficile ma non impossibile.
Ho timore per il bambino che aspetto e vorrei sapere come comportarmi.
Grazie

Gentile Eleonora,
la tenia più comune nel gatto è la Dipilydium caninum che viene trasmessa con l’ingestione di pulci. Anche l’uomo potrebbe essere ospite di tale parassita, però ritengo sia estremamente difficile, in quanto occorrerebbe in pratica ingerire le pulci. Inoltre nella peggiore improbabile ipotesi, l’infezione materna non necessariamente e molto difficilmente interesserebbe il feto, ed in ogni caso è sufficiente a volte un esame parassitologico delle feci per verificare la presenza o l’assenza di contaminazione.
Alcuni laboratori dispongono anche di strumenti diversi per identificare tale parassita mediante esami ematochimici.
Penso quindi che possa stare tranquilla.
Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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