Anonimo

chiede:

Gentile dottoressa,
ho 32 anni da compiere a febbraio, sono sposata da 3 anni e mezzo e non ho ancora bambini per vari problemi di famiglia (mio padre affetto da leucemia da 4 anni è deceduto la fine di maggio per complicazioni post trapianto) e per problemi di lavoro che mi rendono nervosissima. Le scrivo perché ho alcuni dubbi: mi chiedo se dovrò impegnarmi con monitoraggi follicolari e quant’altro per rimanere incinta. Le riassumo, spero brevemente, ciò che si è evidenziato nel corso del tempo: 1) a seguito di dosaggio ormonale effettuato nel 2000, il mio ginecologo diagnosticò una carenza di progesterone nella fase luteale (le analisi effettuate il giorno precedente l’arrivo del ciclo davano il progesterone a 0,8, i valori normali di laboratorio nella fase luteale erano tra 1,6 e 31,7) e mi fece assumere per due mesi il Lutenil; 2) a settembre del 2002 ho nuovamente eseguito delle analisi il 16° giorno del ciclo che hanno dato i seguenti valori FSH 3,6 – LH 3,6 – 17 beta estradiolo (E2) 156 – progesterone 21,0 che rientrano nella media dei valori indicati come corretti dal laboratorio; 3) durante le analisi cui siamo state sottoposte io e mia sorella, si è riscontrato che siamo affette dalla sindrome del fattore V di Leyden: non possiamo quindi assumere ormoni come progesterone, dobbiamo stare attente in gravidanza perché maggiormente a rischio di trombi e soprattutto ho scoperto, non so quanto però sia vero, maggiormente a rischio di aborti; 4) da tre mesi sto prendendo la temperatura basale e mi sembra che la curva termica dimostri la presenza dell’ovulazione accompagnata dalla modifica del muco; 5) circa 2-7 giorni prima di ogni ciclo, da quando ho sospeso la pillola anticoncezionale nel 1996, ho delle perdite di colore marrone che terminano con l’arrivo delle mestruazioni sempre molto regolari (i cicli sono di circa 24- 30 gg); 6) i rapporti con mio marito, sebbene non frequentissimi, si verificano soprattutto durante il periodo della presunta ovulazione; 7) mio marito, 33 anni, ha fatto uno spermiogramma… Sono molto preoccupata per il lavoro e dovrò tra qualche giorno contattare il mio ginecologo per iniziare l’attività di monitoraggio, poiché sono al 5° giorno del mio ciclo. Riusciremo ad avere almeno un evento felice nella nostra vita? La ringrazio per la pazienza. 

Gentile Rox,
per poter chiudere correttamente la diagnosi sarebbe opportuno controllare anche la pervietà tubarica con un semplice esame ambulatoriale chiamato isterosalpingografia. Detto questo, però, mi sembra che in questo periodo di ricerca figli i rapporti non siano stati poi così frequenti ed inoltre la situazione stressante a cui è stata sottoposta non ha sicuramente aiutato. La patologia diagnosticata a lei e sua sorella (sindrome da fattore V di Leiden) non consiglia terapie ormonali ed è da valutare molto attentamente anche la sua idoneità ad affrontare una gravidanza. In bocca al lupo, cordiali saluti,

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo