Anonimo

chiede:

Gentile Ginecologo, ho una domanda da farle, a proposito dell’aborto in gravidanza avanzata. Ho letto sul gruppo discussioni (https://www.gravidanzaonline.it/gruppo_discussione/default.asp) che molte donne hanno abortito fra la 24° e la 34° settimana, beh! La mia domanda è, perché il loro bambino è morto, ma non si dice che dalla 26° è vivo, e dalla 28° settimana addirittura “settimino”? Mi spiego in poche parole, quello che non capisco proprio è quando un aborto si chiama parto prematuro, da quale settimana? E perché di solito si abortisce in questi termini (24°-34°)? Aspetto con ansia una sua risposta che saprà sicuramente rispondere alla mia confusione! Grazie mille

Gentile signora Elisa,
innanzi tutto la VITA INIZIA AL MOMENTO DEL CONCEPIMENTO. L’embrione (feto dopo la 12sima settimana) è sempre VIVO. Non riesco ad immaginare ove lei abbia potuto apprendere simili panzane (VIVO DOPO LA 26 settimana!) Spero sia un equivoco! In ogni modo occorre distinguere la vita dalla vitalità. Il feto è vitale quando ha probabilità di vivere fuori dell’utero e si dice vitale dopo la 26sima settimana. Le probabilità di vivere sono proporzionate alla sua età gestazionale (aumentano a 27, 28, e così via). Vi sono però casi, rarissimi, in cui con le opportune cure neonatologiche, feti, d’età gestazionale inferiori alle 26 settimane, sono sopravvissuti. Si dovrebbe però parlare d’aborto per l’interruzione entro il 180° giorno (corrispondente appunto a 26 settimane). Dopo la 26sima, s’entra nel campo del parto prematuro. Spero d’averle chiarito i suoi, allarmanti, dubbi. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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