Anonimo

chiede:

Egregio Dottore,
ho 28 anni e con mio marito stiamo cercando di mettere al mondo un
bimbo. Sennonché da un po’ di mesi soffro di candida. A Maggio ero andata dal
mio ginecologo che mi ha prescritto una cura la quale ha dato esiti
positivi e infatti per due mesi non ho più avuto disturbi. Ora però ci
risiamo… penso si sia ripresentata perché ho bruciori esterni, come se
avessi una ferita aperta; ad ora non ho ancora perdite giallastre, ma mi
brucia tantissimo e stento a star seduta. Magari non è candida ma un’altra
forma di vaginite. A giorni farò un tampone vaginale ed endocervicale,
tuttavia quello che vorrei chiederle è questo: riuscirò mai a risolvere questi problemi che mi tolgono anche la serenità e a concepire un figlio oppure queste ricadute riducono la fertilità? Non ci sono cure più
risolutive per questo problema? A parte questo ho eseguito tutti gli altri
esami preconcezionali e risultano a posto anche da un Vostro precedente
riscontro.
Spero di trovare un po’ di serenità perché anche quella incide su una
gravidanza, ma quando ho visto questa ricaduta mi sono demoralizzata. In attesa di una Sua cortese risposta, la saluto cordialmente.

Buongiorno Silvia,
il problema che lei segnala è molto fastidioso e colpisce molte donne, in questi casi oltre ai tamponi che lei ha giustamente già fatto consiglio una terapia di mantenimento con normogyn ovuli 1 al giorno per 1 settimana e poi 2 volte alla settimana per 2 mesi allo scopo di evitare le recidive (non è un antibiotico ma solo un prodotto in grado di normalizzare la flora batterica vaginale in modo da rendere più difficile l’insorgenza delle infezioni). Se si trova bene può continuare la terapia con un ovulo alla settimana per diversi mesi. Cordiali saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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