Anonimo

chiede:

Buongiorno dottoressa, le scrivo perchè vorrei un consiglio su come comportarmi d’ora in poi: ho un figlio di 23 mesi e sono incinta all’ottavo mese. Mio figlio da qualche mese è diventato un po’ aggressivo, quando si trova con gli altri bimbi (e quindi soprattutto quando è al nido, dove è andato anche l’anno scorso) è molto prepotente, pretende qualunque gioco anche se è in mano ad altri bimbi e cerca di ottenerlo dando loro spinte o morsi. Sono molto preoccupata perchè nonostante io cerchi di fargli capire che con la violenza non si ottengono le cose (e lo faccio sgridandolo e qualche volte con uno scapaccione sul pannolino) lui continua a comportarsi così. Al nido mi hanno detto che probabilmente dipende dalla mia pancia, dal fatto che lui si stia ingelosendo. È possibile? Come dovrei comportarmi? Come fargli capire che non deve avere un comportamento così? Come dovrò comportarmi quando nasce? La ringrazio anticipatamente.

Buongiorno Micaela,
il comportamento del suo bimbo più grande potrebbe dipendere da diversi fattori:
sicuramente l’arrivo del fratellino o sorellina può aver messo in moto o aver esacerbato dei tratti che sono normalmente presente in quasi tutti i bambini intorno ai due anni di età: in questo periodo, infatti i piccoli iniziano a “voler essere” individui con un proprie preferenze, gusti e voleri e spesso cercano di comunicarlo a tutto il mondo con capricci, alzando le mani o mostrandosi aggressivi: la situazione diventa ancora più complessa per loro (e per noi) quando poi i bambini subiscono delle frustrazioni, ovvero quando non possono (perché pericoloso, ad esempio) o perché non riescono (dato ancora i loro limiti motori o fisici) a fare/ottenere ciò che vogliono. Questa è una fase che attraversano un po’ tutti e che può manifestarsi con intensità variabile in funzione del carattere di un bambino (più o meno attivo, esuberante, ecc.) e del livello di socializzazione (i bambini secondogeniti, ad esempio, imparano prima la condivisione dei giochi). Intorno ai due anni, infatti, i bimbi iniziano a cercare di interagire con gli altri bimbi attraverso il gioco, ma anche questo caso si tratta di un processo graduale che li porterà alla capacità di poter assumere il punto di vista dell’altro: i bimbi possono essere aiutati in questa evoluzione aiutandoli a scambiare oggetti, giochi o cose che a loro interessano e lodandoli quando iniziano a farlo spontaneamente. Questo può essere fatto non solo al nido, ma anche con i genitori. È corretto, nel caso in cui il suo bimbo metta in atto dei comportamenti eccessivamente aggressivi che venga posto dinanzi a dei limiti e che gli venga fatto capire che il suo comportamento non è gradito. Lo si può contenere fisicamente e calmare/coccolare appena possibile, cercando di non farsi contagiare dalla sua rabbia, ma mantenendo un atteggiamento fermo ma sereno.
È possibile, poi che alla nascita del fratellino/sorellina cerchi di mettere in atto dei comportamenti regressivi, ovvero si comporti da bimbo più piccolo della sua età. Potete cercare di contrastare questa tendenza comune coinvolgendo nella cura del nuovo nato e facendolo sentire il fratello maggiore. È utile anche ritagliare degli spazi in cui venga ristabilito il rapporto duale o a tre nel caso di entrambi i genitori, senza il più piccolo. Parlo al plurale perché anche negli interventi precedenti è importantissima la figura del padre, soprattutto ora che lei sarà (dalla data credo già) impegnata con il nuovo nato.
Le faccio tantissimi auguri,
cordialmente,

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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