Anonimo

chiede:

Gentile dottoressa, sono la mamma adottiva di un bellissimo bambino di quasi tre anni; Giuseppe è con noi da quando aveva nove giorni!! è un bambino molto espressivo e diretto: manifesta con chiarezza e fermezza la sua “idea”, spesso esagerando con capricci e crisi isteriche; noi abbiamo sempre cercato di capire, non assecondare, tutte le sue manifestazioni, convinti che fosse la strada giusta; ultimamente la situazione è notevolmente peggiorata: mi picchia, butta a terra gli oggetti e piange disperato se non ottiene quello che vuole; la nostra reazione purtroppo non è sempre la stessa, a volte lo mettiamo in punizione , altre cerchiamo di parlargli, altre ancora lo ignoriamo, ovviamente senza risultati. Questa situazione mi sta logorando, la mia forza vacilla, sento di aver bisogno di aiuto per poter capire ed aiutare mio figlio. Cosa possiamo fare? Ci aiuti.

Gentile Signora,
i bambini dell’età di Giuseppe sanno essere adorabili, ma anche molto provocatori. È una loro modalità per comprendere la propria forza, le proprie capacità. Si sentono ormai abbastanza grandi per poter fare da soli e testano sui genitori i nuovi limiti e confini. Non c’è una ricetta giusta, ma sicuramente ciò che può aiutarvi tutti è la coerenza. Lei stessa mi sembra consapevole che le vostre diverse reazioni ai comportamenti del bambino possono essere un elemento di disturbo.
Quando un bambino sbaglia, disubbidisce, perde il controllo, è molto importante che il genitore cerchi di mantenere la calma. È importante focalizzare l’attenzione non sul bambino “cattivo” ma sull’azione sbagliata e su ciò che questa ha causato o può causare. Tutto questo gli permetterà di interiorizzare delle regole, perché sarà lui il primo a capire che colpire la mamma significa provocarle un dolore, piuttosto che non farlo perché arriverà presto una punizione o dovrà temere di essere meno amato (perché questo loro sentono quando vengono ignorati). La pazienza e la calma che un genitore riesce a mantenere nonostante tutto valgono molto più di mille sgridate. Il bambino vedendovi calmi ma fermi, sentirà che i problemi possono essere affrontati con una modalità diversa che è quella della collaborazione. La rabbia che a volte lei può sentire dentro, è nel bambino molto più amplificata, ma con molti meno strumenti per porvi rimedio. So che quello che le propongo non è facile, ma a piccoli passi può essere d’aiuto.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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