Anonimo

chiede:

Mi chiamo Sara, 30 anni, e mi sono sottoposta nell’ultimo anno ad un ciclo di terapia per la fecondazione assistita con il metodo ICSI. Premetto che per 4 anni ho provato naturalmente ad avere una gravidanza, e sempre senza successo. Oggi, al secondo tentativo di ICSI, abbiamo avuto questa situazione: il 30 gennaio mi sono sottoposta al transfer e dopo 12 giorni ho fatto il test BhCG; il risultato è stato di 18. Dopo 3 giorni ho ripetuto il test e l’esito è stato di 23. Inutile dire che il 18 del primo test mi ha illusa, ed ora, non so cosa pensare. Il Centro presso cui sono in cura mi ha consigliato un nuovo test fra 2 giorni e lì si valuterà in base all’aumento del valore se continuare la terapia o interrompere il tutto. Vorrei avere da Voi, un ulteriore parere su questi valori, e aggiungo per una Vostra risposta che gli embrioni trasferiti sono 3 ed erano “decongelati”. Attendo con ansia,

Gent.le Sig.ra,
i valori di BhCG da Lei riportati sono bassi per far pensare ad una
gravidanza in evoluzione.
Il viraggio del titolo con una lieve positività può essere imputabile a:
1) taratura della macchina
2) terapia in corso: sta eseguendo un trattamento con Profasi? Il farmaco
può indurre un falso positivo
3) gravidanza intra o extra-uterina

In tale logica le consigliamo di continuare a dosare il BhCG. Un ulteriore
valore di riferimento potrà essere utile nella diagnosi.
Al di fuori delle possibilità elencate è ipotizzabile che possa trattarsi di
un aborto precocissimo.
Cordiali saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo