Anonimo

chiede:

Gentilissimi, vi scrivo in merito al mio primo parto… alla 38 settimana, alle tre di notte, mi si sono parzialmente rotte le acque alle otto del mattino mi sono recata in ospedale dove mi hanno tenuta sino alle dieci di sera con dolori tanto forti da vomitare in continuazione, ma la mia dilatazione era bloccata a soli tre centimetri… dopo mia richiesta mi è stato somministrato del plasil per bloccare il vomito, le contrazioni sono continuate fortissime alle quattro di notte mi hanno messo la flebo di ossitocina, i dolori sono triplicati tuttavia alle otto del mattino ero a otto centimetri, ma si accorgono che la testa del piccolo pur essendo in basso è posizionata male. Cominciano a farmi spingere e con delle manovre sistemano la posizione della testa, mi fanno una puntura per ammorbidire l’utero e alle dieci e trenta finalmente nasce mio figlio… mi praticano l’episiotomia laterale ma nel momento di dare i punti il tessuto si sfaldava… sono stati più di un’ora a ricucirmi con molti punti sia esterni che interni… dopo tutto questo si forma anche un dolorosissimo ematoma che mi viene curato con una pomata “hirudoid 40000″… si risolve tutto però a distanza di due anni quasi durante il primo giorno del ciclo ho dolori fortissimi proprio all’altezza dell’ematoma… proprio come se avessi appena partorito… vorrei sapere da cosa può essere causato questo dolore e in previsione di una seconda gravidanza mi piacerebbe sapere se il problema della dilazione è un mio fattore che quindi si ripresenterà o se è stato un caso… e inoltre come mai il tessuto si sfaldava quando mi davano i punti? Da cosa può essere causato da infezione o dalle spinte che ho dato quando ancora non era il momento? Colgo l’occasione per salutarvi attendo una vostra risposta… grazie

Gentile Signora, da come descrive i dolori e dalla contemporaneità con il primo giorno di tutte le mestruazioni, mi viene il sospetto che possa avere una localizzazione endometriosica nella sede del dolore. Dovrebbe sottoporsi a visita proprio in quel primo giorno del ciclo, per verificare almeno clinicamente se si nota qualche segno che possa chiarire la diagnosi. Oppure si può provare con una terapia e vedere come risponde. Non è la correttezza o meno dell’assistenza ricevuta la causa, ma magari la complicazione dell’ematoma potrebbe aver avuto un ruolo. Dopo un parto difficoltoso i tessuti possono lacerarsi facilmente e subire danni, magari favoriti da infiammazioni preesistenti. Mi dispiace, ma senza una visita possiamo solo azzardare ipotesi. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo