Anonimo

chiede:

Salve,
spero che lei possa aiutarmi a capire se è normale come mi sento… ho 26
anni e sono alla 7 settimana di gravidanza… da una parte son felice, ma
soprattutto non riesco a immaginare di essere veramente in attesa di un
bimbo e non so nemmeno se sono sicura che potrei essere all’altezza di
fare la mamma… le motivazioni sono tante…
ho sofferto di numerose depressioni da 10 anni a questa parte per via di
molti eventi tragici nella mia famiglia: mio padre quando avevo 14 anni si
è ammalato del morbo di non hogdking e ha fatto vari stadi di
chemioterapia poi l’autotrapianto delle sue cellule staminali, il giorno
in cui ho compiuto 17 anni mio fratello è morto in incidente stradale e lì
è morta una parte di me… un mese dopo mio fratello, è morto mio cugino,
sempre di incidente stradale… 4 mesi dopo mia nonna ha scoperto di avere
un tumore ormai in metastasi e il mese successivo è venuta a mancare…
mio nonno è quindi venuto a vivere con la mia famiglia, ma l’anno dopo io e
mia mamma l’abbiamo trovato morto in camera per via di un ictus
fulminante…
nel mentre, io ho vissuto una vita molto sregolata fatta di momenti di
ribellione, poi di depressione, che però ho sempre superato da sola…
purtroppo però ho continuato sempre a vivere con l’angoscia per mio padre,
perché dopo la morte di mio fratello ha avuto una ricaduta della malattia,
si è curato nuovamente con la chemio però quando ormai sembrava che le
cose andassero bene gli hanno diagnosticato leucemia acuta e anche lì gli
hanno dato un mese di vita… ma per fortuna mio zio era compatibile e gli
ha donato il midollo quindi sempre sotto cura, deperito, però mio padre è
sopravvissuto anche a questo…
poi ho conosciuto mio marito in un periodo abbastanza felice della mia
vita, e tutto è andato per il meglio, anch’io sembravo rinata, ma come
sempre le cose brutte ritornano… infatti a mio padre, che sembrava
stesse finalmente trovando un periodo tranquillo, è stato diagnosticato un
tumore alla mandibola ed essendo un caso molto grave siamo dovuti andare a
vivere 6 mesi a Parma, dove è stato operato e curato con radioterapia. Mio
marito era lì con noi, è stato un angelo, e mio padre e la mia famiglia
sono grandiosi, fortissimi, riescono a superare tutto…
poi mio padre è stato nuovamente male per via della radioterapia e con mio
marito (al momento eravamo fidanzati e vivevamo lontani dalla famiglia
migliaia di km) abbiamo deciso di sposarci, soprattutto perché io temevo
per mio padre e volevo che fosse lui a portarmi all’altare…
dal giorno del mio matrimonio mio padre si è ripreso, ha avuto una ripresa
formidabile… ora sono quasi 2 anni che sono sposata, l’anno scorso però
ho avuto una crisi depressiva molto brutta, che mi portava a credere di
non amare più mio marito, di non essere degna di combinare nulla nella
vita, ero svogliata, non badavo più alla casa, non avevo più
interessi, dicevo sempre che volevo reagire e dall’indomani iniziare a
andare a camminare, a riprendere a fare le spese, badare alla casa… e
invece poi non facevo mai nulla, avevo sempre senso di stanchezza e sonno.
Ma grazie all’aiuto di mie sorelle e all’amore e la pazienza di mio marito
mi sono risvegliata da quell’incubo e mi son resa conto di cosa stavo
diventando e che stavo gettando al vento l’amore della mia vita… e per
cosa?? Non lo so nemmeno io… ricordo che soffrivo moltissimo, sempre
piangendo, mi veniva sempre più spesso da piangere mio fratello… ero
entrata in crisi soprattutto perché eravamo rimasti senza lavoro sia io
che mio marito e stare sulle spalle delle famiglie era molto snervante, e
ovviamente non facevamo più vita mondana, non potevamo certo uscire senza
soldi…
ora era tutto passato, mio marito lavora, io no, ci siamo ritrovati come
coppia e io lo amo tantissimo… avevamo deciso sei mesi fa che potevamo
provare a fare un figlio, lo volevamo entrambi, però dicendo la verità non
ci aspettavamo che io restassi incinta così in fretta… stavamo infatti
aspettando che entro l’anno vorremmo comprare casa… quando abbiamo
scoperto del bambino eravamo entusiasti… da una parte lo siamo ancora,
anche se siamo molto increduli.. però io ora sto notando che mi sto
lasciando andare, non mi sto più curando (a parte il mangiare che sto
evitando tutte le cose nocive), non ho più voglia di curare la casa, sono
sempre stanca e assonnata… e ho paura che sia una ricaduta di
depressione… anche perché ho paura… non so se sarei brava come mamma,
non mi ci vedo… ho sempre pensato che saremmo stati genitori bravissimi,
però ora non riesco nemmeno a immaginarmi con un figlio… forse perché
non avendo nemmeno una casa nostra ma essendo in affitto è difficile
pensare che riuscirò a dargli quello che serve al bambino… oddio è tutto
complicato… io ho paura che non potremo materialmente supportare alle
sue esigenze e che io come mamma sarei un disastro… non so se è perché
ancora non ho fatto nemmeno la prima ecografia e sento tanto parlare anche
di aborti nei primi mesi… è come quando sento una tragedia al
telegiornale.. mi colpisce ma non è come quando la vivi in prima
persona… la sensazione è la stessa… che non stia succedendo
veramente… è troppo strano.. sto leggendo riviste, forum, ma non riesco
a credere che sia vero è come un rifiuto.. e ora questo mio comportamento
trascurato e queste mie paure mi fanno temere una depressione… la prego
mi dica se è normale o se devo davvero preoccuparmi… perché leggo sempre
di depressione post-partum che è comune e può succedere… ma di
depressione in gravidanza non ho mai letto nulla… quindi sono io che
sono “sbagliata”??
La ringrazio e attendo sua risposta

Per quanto riguarda la sua difficoltà a sentirsi davvero incinta, di fare fatica a sentire un legame affettivo con il bambino che aspetta, le posso dire che questo, nel primo trimestre di gravidanza, è molto comune e normale. La gravidanza non dura nove mesi solo per dare il tempo al bambino di formarsi completamente, ma anche alla madre di creare lo spazio affettivo e psicologico dentro di sé per accoglierlo. Lei è ancora alla settima settimana, Clara, quindi è del tutto normale che senta incredulità e poca affezione a questo bambino, alla cui presenza deve ancora abituarsi.
Mi parla però anche di anni difficili, costellati di lutti e di forte angoscia per la salute di suo padre. Mi parla pure di depressione, che è probabilmente la naturale conseguenza delle difficoltà che ha dovuto affrontare in questi anni. è vero che si parla molto di depressione post partum ma non di depressione durante la gestazione; tuttavia la gravidanza è un momento estremamente delicato per la psiche di una donna. Accanto alla naturale incredulità che lei riporta di fronte alla sua gravidanza, è possibile che in questi mesi di gestazione possano ripresentarsi dei sintomi depressivi se lei negli anni passati non ha affrontato le cause profonde della sua depressione, con una psicoterapia, ad esempio. Può darsi invece che si tratti semplicemente di una sua temporanea difficoltà ad adattarsi psicologicamente a questa nuova condizione, e alle responsabilità ed ai cambiamenti che un figlio inevitabilmente porta con sé. Il mio consiglio è di rivolgersi ad una/o psicoterapeuta per capire insieme che nome dare a quello che sta provando, e per poter avere, se necessario, il sostegno di cui può avere bisogno in questo momento di passaggio della sua vita così importante e così prezioso. Dalla sua lettera capisco che lei è una donna forte, che ha affrontato avvenimenti anche molto dolorosi nella sua vita; stavolta però non chieda a se stessa di fare tutto da sola, si appoggi a qualcuno, chieda aiuto e si lasci accompagnare per mano verso la nascita di questo bambino che finalmente, dopo tanto dolore, le offrirà una spinta di vita eccezionale.
Un cordiale saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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