Anonimo

chiede:

Salve,

ho un dubbio che mi tormenta spero possiate aiutarmi. Aspetto un bel bimbo grosso all’ottavo mese. Io ho 27 anni, sono primipara e piccola di struttura (alta 155 cm scarsi). Mi si dà la possibilità di scegliere tra il parto naturale ed il cesareo: non so che fare. Per ora non c’è una sproporzione tra il bimbo e me, ma, per tradizione di famiglia, i parti, tutti naturali, sono stati abbastanza complessi e per giunta è occorsa la episiotomia!!!!!!! La mia domanda è questa: cosa è peggio, come dolore e tempi di ripresa fisica, essere sottoposti ad un cesareo o sopportare la ferita da episiotomia? Vorrei non far soffrire il mio bimbo con qualche intervento d’urgenza, e nelle stesso tempo ho un po’ di paura per il dopo cesareo: aiuto!!!!!!! Grazie per la cortese attenzione

Gentile Dina,
la sua lettera mi sorprende. Mi verrebbe di risponderle (scherzosamente) si iscriva rapidamente al corso di laurea in medicina e chirurgia, si specializzi in Ostetricia e Ginecologia, faccia un tirocinio pratico ospedaliero di circa una decina di anni e infine sarà bravissima nel decidere qual è la migliore modalità del parto nel suo specifico caso. Perché è di tutto questo che avrebbe bisogno per rispondere al quesito che (impropriamente) si pone! Perché le fa tanta paura l’episiotomia? Non si aspetta peggiori sensazioni da una ferita laparotomica? Non sarà che per caso è condizionata da informazioni errate e approssimative raccolte qua e là? Oggi le pratiche di analgesia e anestesia sono eccellenti, sia nel caso di parto spontaneo sia nel caso di taglio cesareo. Così come molto soddisfacente è la ripresa in puerperio, salvo complicazioni possibili in entrambi i casi. Chieda al suo ginecologo. Cordiali saluti e auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo