Anonimo

chiede:

Gentile dott.ssa, sono una ragazza di 27 anni alla mia seconda gravidanza (34 sett.). Il mio primogenito fra poco compierà 4 anni e il parto è andato bene. il rapporto con mio marito è splendido mi aiuta moltissimo e siamo molto complici sia nell’educazione di nostro figlio sia nella nostra intimità. Da un mese e mezzo a questa parte però ho delle ansie molto forti che mi fanno stare male e partono proprio dalla paura di partorire, addirittura a volte mi tengono sveglia anche tutta la notte, mi assalgono dei pensieri orrendi su sofferenze fetali e quant’altro. Io non avevo mai sofferto di attacchi di ansia prima d’ora, mi era capitato con la prima gravidanza ma sono la notte prima di partorire (parto indotto con flebo per ipertensione). Mi sono rivolta subito ad una psicologa che mi ha effettuato una terapia di rilassamento, ma i risultati sono piuttosto blandi; il mio ginecologo mi ha consigliato una cura omeopatica con passiflora mattina e sera e fiori di bach al bisogno. Sono circa 20 giorni che faccio questa cura e sicuramente mi sento meglio almeno durante la giornata non ho più attacchi o riesco a gestirli bene e riesco a dormire serenamente qualche notte a fila, poi tutto ad un tratto subentra di nuovo l’ansia e ci risiamo… notte bianca. In più ho anche molta paura che questa tensione nervosa non scompaia con il parto ma mi accompagni anche dopo e questo mi fa salire ancora di più la paura di una depressione post parto. Faccio presente che dopo il parto del mio primogenito ho dovuto cominciare a curarmi per l’ipertensione e tutt’ora lo faccio con ALDOMET 250 x 2 al di, l’ostetrica mi ha anche detto che è molto più frequente che si verifichino questi casi quando si assume medicinali. Grazie in anticipo. Saluti

Buonasera Francesca, credo che l’ipertensione che è subentrata dopo il primo parto e, forse, anche il parto indotto proprio a causa di questo problema possa avere rappresentato per lei un “trauma”, ovvero una situazione inaspettata che l’ha portata ad associare un evento già di per sè fonte di ansia (il parto) con un problema, una malattia reale che la obbliga ancora oggi a curarsi. Credo che questo abbia quindi portato con sè la paura che qualcos’altro di negativo possa capitare a lei o al bambino. E’ quindi importante che lei riesca a comprendere fino in fondo le sue emozioni: prima di tutto parlare e chiedere rassicurazioni agli specialisti, ginecologo e/o ostetrica che la seguono e poi le suggerirei comunque di far riferimento ad uno/a psicologo/a: forse anche presso l’ospedale dove partorirà può essere presente una figura di questo tipo, oppure potrebbero esserci dei corsi- gruppi di donne con cui confrontarsi. Le consiglio questo non perché credo che la sua sia una patologia “grave”, perché da quello che mi dice, le sue ansie sono anche giustificate da quanto avvenuto prima: è però importante che alla nascita del suo secondo bambino sia in gran forma e, possibilmente, ci arrivi il più serena possibile così da potersi godere, insieme a suo marito e al suo primo bimbo questo momento splendido ma che porterà anche impegni, poppate, attenzioni per due bimbi, ecc. ecc.. Le faccio i mie migliori auguri,

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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