Anonimo

chiede:

Buongiorno, a causa di un brutto taglio al pollice sinistro e di una sottovalutazione del medico che me l’ha curato, ho subito in due tempi la lesione del tendine flessore del pollice sinistro. Ora la ferita è rimarginata senza infezione, ma io non riesco più a flettere il pollice. Ho consultato due chirurghi della mano, entrambi concordano che nella rottura del tendine più si aspetta e più si compromette la funzionalità del pollice stesso; solo che io sono alla 26 settimana di gravidanza ed un chirurgo mi ha consigliato di attendere visto il mio stato (sapendo che l’intervento successivo al parto sarà un intervento di ricostruzione molto più delicato e con minori probabilità di successo); l’altro chirurgo invece si è dimostrato disponibile all’operazione, dicendo che un’anestesia, seppur al plesso brachiale, non dovrebbe comportare rischi (e che si sarebbe riservato un paio di consulti con diversi anestesisti). Io non so proprio cosa fare, l’uso del condizionale (non dovrebbe creare dan ni) è fonte di enorme preoccupazione, il fatto di poter scegliere a tavolino se intervenire o no mi ha tolto il sonno. Il pollice così com’è ora non mi dà alcun fastidio, però è rigido e non lo posso usare. Penso anche al dopo parto, con la mia bambina, come posso fare a rinunciare all’uso di un dito così importante, considerato che sono mancina? Voi cosa ne pensate? L’anestesia sotto l’ascella può comportare dei rischi alla mia bimba? Inoltre io sono una persona a cui gli aghi, anche solo per un semplice prelievo, hanno sempre impressionato molto, è un rischio sottoporre la mia bimba nella pancia, oltre che agli effetti fisici di un’anestesia, ad uno stress psicologico forte dovuto alla paura di affrontare un intervento? Grazie dell’attenzione

Gentile Signora, l’anestesia praticata con una puntura sotto l’ascella viene chiamata con il termine tecnico di “anestesia del plesso brachiale per via sottoascellare.” È una tecnica comunemente usata nel suo caso. Purtroppo spesso è diffuso il pregiudizio che non si possano fare anestesie in gravidanza o che l’anestesia possa far male al bambino. Questo è inesatto e, ad esempio nel suo caso, la gravidanza non è un rischio aggiuntivo. In sostanza le rare, ma pur sempre possibili, complicanze sia dell’intervento che dell’anestesia non sono maggiori in una donna gravida. Da parte di alcuni medici c’è la preoccupazione della eventuale gestione di queste complicanze ed è per questo che la invito ad eseguire il suo intervento in un ospedale dove ci sia anche la maternità, in modo da garantirsi la presenza di sanitari esperti.
Se, a ragione, preferisce non rinviare l’intervento a dopo il parto, vorrei rassicurarla e trovi un equipe preparata che le offra sicurezza e tranquillità.
Auguri!

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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  • Anestesista