Anonimo

chiede:

Gentile dottore,
questa è la mia prima gravidanza. Ho 32 anni e sono alla 18esima settimana. Mio marito è allergico a tutti i tipi di noci (mandorle, nocciole, pistacchi, etc.) ed è seriamente allergico al latte di capra e di pecora. Anche mia cognata è allergica alle noci ma non al latte e soffre di asma. Mio cognato invece è allergico ai crostacei. Io non ho mai avuto allergie alimentari, ma soffro di congiuntivite, possibilmente causata da acari e pollini. I miei quesiti sono:
– posso fare qualcosa per evitare che il bambino erediti le nostre allergie e in particolare quelle alimentari del padre?
– posso mangiare i cibi a cui mio marito è allergico durante la gravidanza e l’allattamento o sarebbe meglio evitarli?
– posso spalmare l’olio di mandorle sulla pancia e altri parti del corpo durante la gravidanza e l’allattamento?
La ringrazio moltissimo. Cordiali saluti.

Gentile lettrice, l’insorgenza di allergie su base familiare è ben nota da tempo. Le allergie ai frutti a guscio, quella alle proteine del latte e quella ai crostacei sono peraltro tra le allergie alimentari più diffuse nella popolazione italiana. Vi è in effetti una certa probabilità che suo figlio possa diventare un soggetto allergico. Si può fare tanto, tuttavia, per rallentare il processo di sensibilizzazione, che precede la reazione allergica propriamente detta; innanzitutto è importante l’allattamento al seno, che deve essere prolungato più possibile (tanto per intenderci, deve durare finché c’è latte, non un giorno meno). Riceverete poi indicazioni specifiche dal pediatra in relazione al divezzamento, che con ogni probabilità sarà più tardivo ed realizzato con attenzioni particolari agli alimenti via via introdotti. Il bambino (e già la mamma durante l’allattamento) dovrà evitare tutti quegli alimenti ricchi in sostanze in grado di scatenare allergie (crostacei, tonno, salmone, alcuni formaggi stagionati, alcuni insaccati: per un elenco completo consultate uno specialista) ma non quelli ai quali è allergico suo marito, come ad esempio il latte, che sarà però introdotto sotto la sorveglianza del pediatra. Attenzioni particolari devono essere adottate anche nell’arredamento della cameretta e della casa in generale. Le vaccinazioni facoltative saranno attentamente pianificate con l’aiuto del pediatra.
E così ne ha per i primi 4-5 anni: dopo, se ha bisogno, ci ricontatti!
Cordialmente,

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Nutrizionista