L’infezione da virus dell’epatite A (HAV) in gravidanza non sembra causare il rischio di malformazioni congenite, aborti, ritardo della crescita endouterina.

Il rischio di trasmissione perinatale è minimo anche se la madre contrae l’infezione nelle ultime settimane di gravidanza; può essere comunque utile somministrare immunoglobuline subito dopo la nascita (0,5 ml im), soprattutto se la malattia materna è insorta da non più di 2 settimane.

Al contrario non è segnalata la necessità  di somministrare immunoglobuline alla donna che contrae l’infezione in gravidanza. È stata descritta un’epidemia di epatite A neonatale in un reparto di Terapia intensiva neonatale causata da un neonato che aveva contratto l’infezione dalla madre.

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  • Patologie in gravidanza