La termografia medica è una tecnica, innocua e incruenta, che consente di evidenziare e misurare le temperature della superficie del corpo umano, sfruttando l’energia calorica emessa dall’organismo attraverso la cute sotto forma di radiazioni elettromagnetiche infrarosse.

A cosa serve

Quest’esame viene utilizzato per la diagnosi di alcuni tumori, soprattutto della mammella e della tiroide, nonché per valutare le alterazioni del flusso del sangue negli arti. Consente, inoltre, di rilevare stati infiammatori a livello del sistema muscolare o lesioni ischemiche, sempre però in aree superficiali. Essa non sostituisce altri test diagnostici, ma fornendo diverse informazioni, aiuta lo specialista a perfezionare la diagnosi e quindi la cura di numerose malattie.

Come funziona

L’organismo umano è capace di mantenere costante la sua temperatura interna, indipendentemente dalle condizioni esterne. Per questo motivo produce calore che disperde per la maggior parte nell’ambiente attraverso la pelle. Quest’ultima, come qualsiasi corpo, a temperatura superiore allo zero assoluto, irradia energia elettromagnetica nell’ambiente circostante ad una intensità che è massima nella regione infrarossa dello spettro elettromagnetico.

In definitiva, la termografia si basa sulla constatazione che vari processi patologici provocano un aumento della produzione di calore nella regione corporea interessata. è un esame assolutamente privo di effetti collaterali, è indolore, non invasivo, di semplice esecuzione e non utilizza radiazioni dannose.

Il paziente deve essere messo a proprio agio in comoda poltrona, in ambiente ad illuminazione costante, sufficientemente spazioso e tranquillo, al fine di ridurre al minimo gli spostamenti d’aria sulla superficie esposta e le manovre ambientali, che potrebbero ottenere riflessi vegetativi.

Dopo aver completato l’anamnesi storica, è opportuno rilevare la temperatura orale del paziente: se è maggiore di 37,5°C il test va rimandato; se è normale la superficie cutanea oggetto del rilievo termografico, deve essere esposta direttamente all’aria per circa 15 minuti, in modo da eliminare ogni modificazione termica a seguito dell’esposizione a diretto contatto con l’aria. La temperatura ambiente deve essere tra i 20° ed i 24°C, con umidità relativa tra il 35 e il 60%.

Attualmente, esistono due tipi di termografia: la termografia da contatto a cristalli liquidi, che sfrutta la proprietà dei cristalli liquidi colesterici (di cui sono costituite le lastre) di modificare la loro disposizione spaziale in funzione della temperatura; ad ogni modificazione spaziale corrisponde una diversa rifrazione dei raggi luminosi che assumono quindi colori diversi a seconda dell’incidenza della luce sulle facce dei microcristalli colesterici. In pratica, quando si appoggiano le lastre termografiche sulla cute della zona da indagare, queste assumono colorazione differente a seconda della temperatura cutanea.

Con la termografia computer assisted, invece, non vengono più utilizzate lastre a cristalli liquidi che si colorano direttamente appoggiandole sulla cute, ma una lastra particolare che, collegata ad un computer, invia ad esso, punto per punto, le diverse temperature registrate sulla superficie cutanea analizzata. In tal modo si ricavano, mediante i calcoli effettuati dal computer, i valori medi della superficie occupata dai diversi colori, corrispondenti, anche in questo caso, alle diverse gradazioni termiche.

Praticamente, la differenza tra la termografia da contatto e quella computer assisted sta nel fatto che nella prima l’immagine si forma direttamente sulla lastra appoggiata sulla cute, mentre nella seconda l’immagine si forma sullo schermo del computer. In quest’ultimo caso sarà più facile memorizzare immagini, procedere al loro raffronto nel tempo, valutare numericamente le temperature nei diversi distretti.

Come prepararsi all’esame

La preparazione del paziente all’indagine termografica prevede una serie di istruzioni alle quali attenersi. Prima del test è opportuno non fumare nelle 2 ore precedenti l’esame, non sottoporsi a medicazioni, assunzione di farmaci o sottoporsi a test diagnostici invasivi, non usare creme o altri prodotti, astenersi dallo svolgere intensa attività fisica nelle 24h precedenti l’esame, non esporsi al sole o a lampade abbronzanti.

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  • Indagine Diagnostica