La Tomografia Assiale Computerizzata, o TAC, è un esame diagnostico che combina i tradizionali raggi X con la tecnologia del computer. Ciò consente di ottenere l’immagine radiologica tridimensionale di una sezione trasversale del corpo. Attualmente si stanno imponendo due nuove tecniche, evoluzione della TAC tradizionale: la TAC spirale (lo strumento ruota intorno al paziente come se lo avvolgesse in una spirale) associata a una workstation, ovvero un computer che elabora i dati raccolti, e la TAC multistrato, che “affetta” l’organo da esaminare in sezioni sottilissime, fornendo fino a 8 immagini al secondo. In un tempo molto minore, questi apparecchi forniscono, rispetto alle tecniche tradizionali, un numero molto più elevato di immagini, migliorando l’affidabilità dell’interpretazione diagnostica.

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Come funziona

Per eseguire l’esame il paziente viene invitato a sdraiarsi sul lettino, a rilassarsi ed a ridurre al minimo i movimenti volontari. In tutto l’esame non supera generalmente i 30-40 minuti. In molte circostanze al paziente può essere chiesto di restare senza respirare per pochi secondi. Durante l’esame, il lettino su cui il paziente è sdraiato, viene fatto scorrere all’interno di un’apposita apparecchiatura, mentre un tubo, fonte dei raggi X, ruota attorno alla parte da esaminare e raccoglie, attraverso un particolare sistema elettronico di registrazione, centinaia di immagini che vengono elaborate da un calcolatore elettronico e ricostruite in immagini tridimensionali. Queste immagini presentano tutta la gamma delle tonalità dei grigi (dal bianco al nero) e possono essere assai dettagliate (cosiddette ad alta definizione), e ciò permette di riconoscere i tessuti normali da quelli patologici.

Nel corso dell’esame il movimento di alcuni componenti all’interno dell’apparecchiatura produce un leggero rumore, che comunque non è fastidioso.

A cosa serve

Il vantaggio della TAC rispetto alla radiografia tradizionale è che essa evidenzia anche minime differenze di densità tra i differenti tessuti di un organo, permettendo di visualizzare strutture altrimenti non apprezzabili, specialmente se localizzate in profondità. Attualmente la TAC consente diagnosi accurate su lesioni importanti come quelle del sistema nervoso, degli organi addominali, dell’apparato muscoloscheletrico; tuttavia, il suo principale campo d’azione resta lo studio dei tumori, maggiormente se di piccole dimensioni o localizzati in organi dove difficilmente possono essere analizzati con le tecniche diagnostiche consuete.

Completato l’esame il paziente non deve eseguire regimi o prescrizioni particolari e può immediatamente riprendere la sua normale attività.

Come prepararsi alla TAC

Anche se generalmente non si utilizzano sostanze di contrasto tuttavia, delle volte, le immagini possono risultare più chiare dopo la somministrazione di mezzi di contrasto radio-opachi. L’esame TAC con mezzo di contrasto richiede per il paziente che si deve sottoporre all’indagine un digiuno di almeno 7 ore, una visita cardiologica con elettrocardiogramma, esame delle urine delle 24 ore ed i seguenti esami del sangue: Azotemia, Glicemia, Creatininemia, Elettroliti (Sodio, Calcio e Potassio), Transaminasi (GOT e GPT), Quadro Siero Proteico (QSP), Emocromo con formula, Piastrinemia, PT, PTT.

L’impiego della Tomografia Assiale Computerizzata è andato diffondendosi considerevolmente negli ultimi anni; va comunque ricordato che si tratta di un’indagine costosa, le cui strumentazioni non sono presenti in tutte le strutture sanitarie e che, per di più, sottopone il paziente all’assorbimento di una dose di radiazioni ionizzanti superiori a quella della radiografia tradizionale.

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  • Indagine Diagnostica