La Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) è una tecnica diagnostica che permette l’accertamento del grado di mineralizzazione delle ossa e, quindi, costituisce la metodica principale per la diagnosi di osteoporosi.

Come funziona

Una sorgente radioattiva emette un fascio di fotoni (particelle luminose) che perde energia quando attraversa i tessuti. Il metodo si basa sul calcolo della massa minerale media di un osso misurando la diversa intensità con cui vengono arrestati i fotoni emessi da un isotopo radioattivo (americio o iodio). La Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) può essere effettuata con varie metodiche. Al momento, la metodica più diffusa è la DEXA, in cui l’esame (che può essere effettuato a livello della colonna lombare, del femore, del polso o di tutto lo scheletro) viene eseguito con uno specifico apparecchio a raggi X. Oggi, però, sono state introdotte metodiche di Mineralometria Ossea ad Ultrasuoni (l’esame si esegue a livello del calcagno, della tibia o della falange), che consentono di determinare la densità delle ossa facendo ricorso agli ultrasuoni, onde sonore non pericolose per la salute, anche se impiegate spesso.

All’analisi densitometrica (MOC) si possono affiancare alcuni esami di laboratorio che consentono di determinare la dinamica del tessuto osseo, allo scopo non solo di individuare una condizione di osteoporosi già in atto, ma di riuscire ad avere, per mezzo di un’integrazione dei dati densitometrici e dei risultati di laboratorio, un profilo del rischio osteoporotico del singolo individuo. Questa valutazione è di fondamentale importanza, in quanto può consentire la realizzazione di opportune strategie preventive ed evitare, quindi, l’insorgenza dell’osteoporosi e delle sue possibili gravi complicazioni.

A cosa serve

Permette di misurare la densità dell’osso ed esprime, sulla base di una elaborazione dei dati, degli indici di riferimento (T score e Z score) che permettono la definizione del quadro diagnostico.

Il T score è un valore che indica l’allontanamento rispetto al cosiddetto picco di massa ossea, cioè al valore massimo di densità ossea che un soggetto ha nel corso della propria vita (picco che generalmente si raggiunge intorno ai trenta anni di vita). Lo Z score è invece un valore che indica l’allontanamento rispetto al valore medio di soggetti sani di pari età e sesso.

In base a quanto esposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità si definisce:

  • osteopenia, una condizione caratterizzata da un T score compreso tra -1 e -2,5;
  • osteoporosi, una condizione caratterizzata da un T score inferiore a -2,5;
  • osteoporosi stabilizzata, una condizione caratterizzata da un T score inferiore a -2,5 con almeno una frattura osteoporotica.

Come prepararsi alla MOC

È un esame non pericoloso, preciso e indolore. La persona si sdraia su un lettino, al di sotto del quale è sistemato un apparecchio che emette radiazioni. Sopra il lettino si trova lo strumento che elabora le immagini: generalmente, la misurazione viene condotta a livello dell’avambraccio, della colonna lombare e del collo del femore e dà risultati più sicuri della semplice radiografia, che mostra alterazioni evidenti solo quando la perdita di minerali è notevole.

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  • Indagine Diagnostica