Anonimo

chiede:

Gentile Dottoressa, sono una ragazza di 28 anni, sposata da quasi 3 e da poco più di 1
anno sto cercando di avere un bimbo. Solo che non arriva. A parte i problemi fisici (ho solo un’ovaia, ho un piccolo mioma, un’infezione che non riesco a debellare…) in questo momento è la mia condizione psicologica a preoccuparmi un po’. No è che sia depressa, però alle volte mi
prendono dei momenti di forte sconforto e faccio pensieri che mi fanno sentire un “mostro”. Ad esempio, un giorno sono euforica perché la mia amica è incinta di 2 gemelli e il giorno dopo sono tristissima perché la mia amica è incinta di due gemelli (e io no, neanche uno) e quasi quasi avrei preferito
che non lo fosse, nonostante io sappia che lei ha sofferto, che ha avuto un aborto spontaneo alla prima gravidanza e che quindi si merita tutta la felicità… certe volte non riesco a fare a meno di sperare che nessuna delle persone che conosco resti incinta prima di me e poi mi sento cattiva. Quando non sono particolarmente triste, invece, sono contentissima per chi ci
è riuscita… insomma, non ci capisco più niente. Anche perché ora il fattore tempo è diventato determinante per me: voglio un figlio ORA. E così, per qualsiasi disguido si verifica, per qualunque piccolo ritardo, ne
faccio un dramma. Per non parlare poi di quando mi tornano le mestruazioni… Insomma, c’è qualcosa che non va in me? Che devo fare per tranquillizzarmi? La prego, mi risponda. Grazie.

Carissima Lettrice,
eccomi qua, per dirle che, come prima cosa, lei non può e non deve dire ‘voglio un figlio ORA’: è un delirio di onnipotenza ! Come lei sa benissimo, la nostra volontà è limitata e dunque, in alcuni casi, bisogna anche imparare ad accettare la sorte, qualunque essa sia. Malgrado i suoi problemi infatti, lei è sicuramente più fortunata di altre donne, perché a lei non manca la SPERANZA, che nella vita è forse la cosa più importante: pensi se le avessero tolto entrambe le ovaie, pensi se avesse 40 anni… Invece no, per fortuna ne ha solo 28 ed il suo apparato riproduttivo è efficiente, anche se leggermente compromesso. Per di più in questo campo la medicina fa passi da gigante e quindi nei 20 anni di fertilità che ha ancora davanti, sicuramente ce la farà, anche perché la motivazione non le manca. Dunque, coraggio! Non si perda d’animo, ma piuttosto si lasci un po’ andare, anche perché, paradossalmente, ha più possibilità di rimanere incinta quando è rilassata piuttosto che quando
è così tesa e preoccupata. Quanto al discorso dell’invidia, vorrei rassicurarla sul fatto che è una cosa normale avere pensieri di questo genere, dal momento che il nostro inconscio si esprime secondo il principio del piacere e non secondo il principio della realtà, come insegnava il buon Sigmund; sicuramente, se nessuna donna restasse più incinta prima di lei, lei non potrebbe che rallegrarsene, dunque questi pensieri, nella loro limitatezza, hanno comunque un senso. Quando queste considerazioni si affacciano alla sua mente non se ne preoccupi, ma impari a riderci su, considerandoli per quello che sono: espressioni di desiderio, non di malvagità nei confronti degli altri. La saluto e incrocio le dita per lei.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

Fai la tua domanda Tutte le domande
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Specializzazione

  • Psicologo