Anonimo

chiede:

Gentile Dottore,
sono alla 15 settimana di gravidanza. Vorrei sapere se, di fronte a compressioni accidentali della pancia (a me è capitato di comprimerla sul bordo del tavolo) o a traumi ricevuti sulla pancia da altre persone (es. gomitata), il bambino sia protetto dal liquido amniotico, o se anche il più piccolo urto può provocare danni. Le sarei grata se volesse rispondermi, perché credo che in 9 mesi sia esperienza di molte donne aver urtato involontariamente il “pancione”. Grazie.

Gentile Lisa,
per provocare danni al feto occorrono traumi di una certa entità, come una caduta per le scale o un incidente automobilistico. Una discreta protezione è fornita comunque dall’ambiente che circonda il feto, come il liquido
amniotico, la parete dell’utero, i tessuti materni. Quindi l’entità del liquido e lo spessore della parete addominale della gestante hanno un ruolo determinante in questa protezione. Pure l’area del feto colpita dal trauma ha una sua rilevanza, anche se si può contare sulla sua elasticità, grazie alla quale resiste per esempio ai traumatismi del parto senza subire danno. Quindi una gomitata o il calcio maldestro di un fratellino esuberante non provocano in genere conseguenze. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo