Anonimo

chiede:

Buonasera, ho deciso di scriverle perché leggo sempre le sue risposte e sono certa di potermi fidare di un suo parere. Penso spesso all’idea di un bambino mio, mio e di mio marito. Fantastico su come sarebbe bello prendermi cura di lui/lei, immagino di abbracciarlo, di tenerlo stretto e via dicendo. Prendo l’acido folico da 3 mesi ormai e cerco di evitare se non strettamente necessario qualsiasi farmaco. Sono 3 mesi che diciamo di provare ad avere rapporti liberi, guardo quando sono i giorni dell’ovulazione… ma poi rimando, rimando e ancora rimando. Mi manca il coraggio. All’inizio era per una paura economica, dal momento che ho un contratto a tempo determinato e sono certa che con una gravidanza non mi rinnoverebbero… poi si sono sommate altre paure: penso già al parto e “non mi vedo” ad affrontare un momento così, non è la paura del dolore ma la paura di non farcela, non so, paura di un momento così forte… paura del mio corpo che cambia, paura di cambiare qualsiasi abitudine durante la gravidanza, anche la più stupida, tipo la posizione del dormire, cose così. Non sono stata molto amata nella mia infanzia dai miei genitori, ancora adesso mi chiedo perché e sento che quel buco lasciato mi resterà sempre… ho un marito che mi da tutto quello che una persona può desiderare dalla vita, mi riferisco all’amore non alle cose materiali e ho paura che l’arrivo di un bambino mi metta in secondo piano e so che sarà così e che sarà del tutto normale, ma ho paura di soffrire ancora per le attenzioni che non saranno più solo per me e di rivivere quello che ho passato nella mia giovinezza con i miei genitori, anche se sono la prima a giurarmi che mio figlio non passerà mai quello che ho passato io e che avrà tutto il mio amore. Inoltre so che durante la gravidanza e dopo il parto mia mamma non sarebbe molto presente e ho paura di soffrirne tanto anche se ho tante altre persone che mi sarebbero vicine perché tengono a me. Temo che questa cosa non mi faccia godere appieno di quei meravigliosi 9 mesi e del subito dopo. Anche se so che mio marito mi basterebbe, ma l’amore di un marito o di amiche o di altri parenti non sono l’amore di una mamma. Non so se mi sto facendo capire. Mi sento molto anormale, triste e frustrata perché penso al desiderio di un figlio tutti i giorni, mi commuovo a fantasticare lo scoprire di essere incinta e mi arrabbio con me stessa perché sto facendo passare i mesi e sto perdendo tempo. Vorrei tanto una sua opinione. Spero mi risponderà il prima possibile. Mi scuso se mi sono dilungata ma volevo farle capire il meglio possibile. Forse sono pronta e dovrei solo buttarmi? A volte l’idea di un figlio mi sembra una cosa troppo grande, troppo bella x me, troppo perchè mi accada davvero. Anche se non sembra sono però una persona forte, perché ne ho passate e sono sempre stata forte e so di esserlo ancora, per questo non capisco questi miei pensieri. Grazie di cuore se vorrà rispondermi.

Salve, la ringrazio per la stima e la fiducia che mi dimostra. Leggendo la sua lettera ho sentito in modo molto forte la difficoltà del momento che sta vivendo, del sentirsi confusa e divisa su una scelta tanto importante: da una parte si sente pronta a diventare mamma, dall’altra ha tante paure… C’è una parte di lei che sembra davvero spaventata e angosciata all’idea di perdere le certezze che ha oggi (l’amore di suo marito, l’importanza che ha per lui…) e una parte che ha paure legate al passato, alla sua storia, alla sua esperienza.
Credo che quello che sente sia molto importante e meriti davvero di essere ascoltato. Provi ad accogliere quel richiamo a tratti disperato, di non essere stata amata come meritava, che la sua parte bambina le sta mandando, non la lasci sola, non la metta da parte anche lei, così come è stata abituata. Quella bambina aveva il diritto di essere amata e protetta e se in passato questo non è stato possibile, oggi lei può prendersene cura, prendendosi un momento per sè per poter sciogliere, insieme ad un professionista, uno ad uno i nodi che la tengono in sospeso col passato. Vedrà che quando avrà consolato la sua paura e avrà dato amore a quella parte di sè, anche la paura di avere un figlio suo e di perdere i suoi spazi piano piano spariranno… Prima di creare un posto per il suo futuro figlio, si dedichi del tempo per rendere stabile, comodo e sicuro il suo di “posto nel mondo”, vedrà che a quel punto potrà coronare il suo desiderio di diventare mamma con la gioia e la serenità che merita. Le faccio tanti auguri di cuore.

Cordiali saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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