Anonimo

chiede:

Sono mamma di un bellissimo bimbo di 8 mesi e di una “bimba” di
19 anni, ho 37 anni, con la prima figlia è stata una passeggiata
crescerla… forse l’incoscienza dei 18 anni ha reso il tutto più
facile. Adesso è una stupenda ragazza, studiosa, sincera e posso essere
grata di dire che tra noi c’è un ottimo rapporto di fiducia
reciproca. Suo padre è sparito dalla nostra vita quando lei aveva 7 anni, ci siamo separati e non si è mai più interessato di sua
figlia… nonostante tutto lei sostiene di non averne sentito la
mancanza… mi rincuora dicendomi che sono stata eccellente e non ha mai
provato invidia per quelle amiche che invece avevano la famiglia al
completo. Il mio problema è arrivato con il secondo bimbo che ho avuto
dal mio compagno attuale. Stiamo insieme da 8 anni e andava tutto bene
tra di noi e anche con la sua famiglia più o meno avevo dei buoni
rapporti. Quando sono rimasta incinta sono iniziati i problemi con mia
suocera… ha cominciato a dirmi che avrebbe preferito che il primo
nipotino glielo avesse dato il suo primogenito e non il secondo, che ero
una donna separata che con ogni uomo ha fatto un bambino, che se lo
crescevo come ho cresciuto la femmina avrei rovinato un essere umano… mi
sono rattristata di questa cosa e nel vedermi giù di morale ha
infierito sostenendo con il mio compagno che avrei sicuramente fatto del
male al bambino perchè ero già in depressione ancor prima di partorire,
quindi dopo sarei peggiorata e lo ha convinto che sarebbe stato meglio
che il bimbo lo accudisse lei. Io adoro i miei figli e mai mi sognerei di
torcere loro un capello, anche nei momenti più disperati, mi sono
aggrappata alla loro vita per dare un senso alla mia e adesso mi sento
osservata da tutti come se fossi una madre incapace e vedo che questo
sentirmi osservata mi sta allontanando dal mio compagno. Lui non ha mai
fatto niente per proteggermi o difendermi dagli attacchi di sua
madre… io adesso ho preteso di non vederla più e nemmeno voglio
sentirla, ma ogni volta che lui porta il bimbo a trovare la nonna, quando
torna mi racconta quello che lei gli dice di male su di me, intanto che
si coccola mio figlio… io divento verde dalla rabbia e mi sento umiliata
due volte… il pensiero che mio figlio senta quelle idiozie che racconta
sua nonna mi fa stare male e il fatto che suo padre e mio compagno non
dica o faccia nulla per far tacere questa donna è opprimente. Cerco di
tenere la testa alta perchè non ho motivo di vedermi come lei mi
descrive ma il morale fa brutti scherzi… piango molto spesso di nascosto
perchè non mi va di dare adito a chi pensa che io sia depressa e
quindi pericolosa per il bimbo… mi sento molto sola e spesso penso
di prendere il mio pupo e mollare tutto.

Gentilissima, l’uguaglianza depressione = pericolosità per il proprio figlio… è stata dimostrata da quale ricerca o fonte autorevole?? Mi pare un’affermazione estremamente generalizzante e avventata, basata forse su fatti di cronaca approfonditi attraverso una cultura televisiva ma non certo scientifica. Da quello che lei racconta è vero che “gli attacchi” provengono da sua suocera, ma la cosa che parrebbe farle più male sono gli “attacchi indiretti” del suo compagno, fatti di silenzi molto rumorosi. Concentrerei l’attenzione sulla vostra relazione, e sul motivo per il quale una persona della famiglia d’origine di lui ha così tanto peso nella vostra famiglia. Il consiglio migliore che le posso dare è di rivolgersi ad un terapeuta della coppia e della famiglia, che vi possa aiutare a chiarire quale spazio si è creato tra di voi, nel quale sua suocera si inserisce in un modo da lei percepito invasivo e causa di malessere… un malessere che inevitabilmente si ripercuote sulla sua vita familiare e sulla stima si sè come madre.
Cordiali saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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