Anonimo

chiede:

Gentile dottore, ho 29 anni, sono quattro anni che assumo il farmaco
antidepressivo clomipramina. In questi quattro anni ho avuto i classici
effetti collaterali come il calo della libido, ritardo della eiaculazione
e mancanza di desiderio. Sono ormai 4 mesi che ho sospeso la cura, il
ritardo della eiaculazione è sparito però persistono il calo della libido e una
sorta di apatia sessuale che mi crea gravi problemi di coppia. Inoltre
durante il rapporto sessuale mi capita spesso di perdere l’erezione o di
non averne una soddisfacente. Vorrei sapere se è possibile che i problemi
sessuali dovuti ai farmaci antidepressivi possono persistere per mesi dopo
la loro sospensione, quali esami sono indicati in questi casi (Prolattina?
Testosterone?) e infine se c’è il rischio di aver sviluppato un disturbo
cronico che necessita di intervento farmacologico. Aggiungo che recenti
esami del sangue mi hanno trovato valori alti di colesterolo (260) e
soprattutto di trigliceridi (440), ho ereditarietà in famiglia ma credo che i valori
siano così alti perché il fegato è un pò “sovraccaricato” dall’uso cronico
di farmaci. La ringrazio anticipatamente per la risposta.
Cordiali saluti.

Sicuramente una cura prolungata con psicofarmaci può lasciare degli
strascichi sulla funzione sessuale, ma anche i valori alti dei lipidi
ematici hanno la loro importanza. Consiglierei una visita uro-andrologica.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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