Anonimo

chiede:

Buonasera, ho 42 anni e sono alla 29 settimana della mia terza gravidanza. Dall’ecografia effettuata tre giorni fa risulta che la circonferenza addominale della bambina è passata dal 40 percentile (riscontrato in due misurazioni alla 20 e alla 24 settimana) al 15 percentile. Mi hanno messo a riposo a letto con punture di clexane 4000 e nitrodur. Mi ricontrolleranno fra una settimana. Si può fare una previsione? Sarà possibile arrivare a termine oppure una volta che si instaura il ritardo di crescita non di torna più indietro. Le riporto anche che il mio primo figlio, ora dodicenne, è nato a 35 settimane per 1800 grammi per motivi non ben specificati. Se ne sono accorti alla flussimetria delle 31 settimana dove risultava pesare 900 grammi ed essere al quinto percentile. Dicono che di solito per il secondo caso il ritardo di crescita risulta meno grave, tanto più che in mezzo c’è un secondo bimbo nato di peso normale a termine. Grazie

Non è possibile stabilire con certezza l’evoluzione di un ritardo di crescita e quindi di un’insufficienza placentare senza effettuare periodici controlli ecografici e flussimetrici.
L’insufficienza placentare comporta vari stadi di compenso fetale i quali vanno rigorosamente accertati di volta in volta in controlli estremamente ravvicinati.
Ci sono forme che evolvono rapidamente ed altre molto più lentamente. In ogni caso le fasi di compenso fetale in genere richiedono relativamente molto tempo prima di portare allo scompenso circolatorio.
Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo