Anonimo

chiede:

Buongiorno,

leggo che si parla poco di quinta malattia con infezione da parvovirus b19. Gli stessi ginecologi sembrano non darvi importanza. Quali sono le sue conseguenze, e cosa comporta? La mia domanda nasce in quanto ad una mia amica durante l’ecografia della translucenza nucale è stato riscontrato un valore molto alto con idrope fetale associata, e lei potrebbe avere effettivamente contratto il virus. Grazie per la risposta.

Gentile signora Fabiana,

l’infezione del Parvovirus B 19 (Eritema Infettivo o Quinta Malattia) in gravidanza può causare, come nel caso della sua amica, idrope fetale e morte. Il rischio di morte fetale, dopo infezione materna accertata, è inferiore al 10% nella prima metà della gravidanza e potrebbe essere trascurabile nella seconda metà. Anomalie congenite, associate con il B 19, sono state riportate di rado, ma non vi sono prove che queste associazioni temporali abbiano una frequenza superiore alla media generale delle malformazioni congenite. Per rilevare l’infezione ci si affida alla ricerca d’anticorpi serici tipo IgM specifici per B 19, che danno la conferma d’infezione avvenuta nell’arco degli ultimi mesi. Anticorpi di tipo IgG indicano infezione pregressa ed immunità stabilita. Questi test sono disponibili presso laboratori commerciali e presso alcune strutture statali o di ricerca. Per concludere questa risposta non mi resta che dare un filo di speranza anche alla sua amica: alcuni casi d’idrope fetale con infezione di B19 sono stati trasfusi in utero, con successo. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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