Anonimo

chiede:

Gentili dottori, chiedo una vostra consulenza in merito ad una questione che mi sta logorando. Sono sposata da tre anni ho 30 anni e mio marito 38. Lavoriamo insieme da sempre e ci troviamo a stare spesso 24 h su 24 insieme. Il mio problema è che da quando siamo sposati io per mio marito sono diventata trasparente (sessualmente parlando) nei giorni lavorativi. I nostri rapporti si sviluppano solo nei fine settimana. Ora siccome stiamo provando ad avere un bambino io cerco di aumentare questi rapporti anche perchè la gravidanza tarda ad arrivare. Ma lui una volta è stanco, l’altra pure… e “latita”. Gli piaccio, mi ama e non mi tradisce, di questo ne sono sicura al 100%, ma non capisco questo suo atteggiamento. Questa ricerca di un figlio sta diventando un problema più che un traguardo da raggiungere insieme. Mi sento come se fossi sola a dover correre questa maratona. Mi sono sottoposta a molte verifiche e test e continuamente ricerco il miglior ginecologo che mi aiuti a capire da dove viene questa infertilità, ma lui ha fatto solo lo stretto necessario. Vuole dei figli, ma non fa nulla per averli, ed io mi sento frustrata, sto male, piango spesso e sinceramente questa situazione mi sta portando ad allontanarmi da lui. Cosa devo fare? Come devo comportarmi? È meglio lasciar perdere? Grazie

Gentile signora,
è comprensibile il suo disagio e condivido le sue perplessità, e credo proprio che sarebbe importante per lei e suo marito affrontare l’argomento. Cosa lo preoccupa? Cosa sta vivendo in questo periodo che lo porta ad essere distante e “disinteressato” seppur a parole appaia invece coinvolto nel suo desiderio di avere un figlio? Tenga presente che per gli uomini spesso avvicinarsi anche solo ad una visita andrologica è un passo “difficile” che comporta la presa di consapevolezza che possono esserci difficoltà in ambito riproduttivo; questi vissuti sono spiegati nella maggior parte dei casi da una confusione che si fa spesso tra difficoltà riproduttive e difficoltà sessuali (minacce alla virilità) anche se sono due argomenti totalmente distinti e separati. Parlare con suo marito le può dare le risposte che chiede a me e che io, purtroppo, non posso darle. Non si faccia sola, i momenti critici nella coppia vanno affrontati e discussi, quando ci si chiude a riccio e si fanno ipotesi in solitudine, senza verificarle con il partner, si rischia di trarre conclusioni affrettate e anche, spesso, errate. I migliori auguri

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

Fai la tua domanda Tutte le domande
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Specializzazione

  • Psicologo