Anonimo

chiede:

Salve, io e la mia compagna stiamo cercando di avere un figlio, ma non riusciamo
ad eliminare il rischio causato dalla presenza dell’Ureaplasma trovato in seguito ad un tampone cervicale eseguito su di lei (io sono risultato immune). Elenco le cure che ha effettuato: – 16/01/03 cura con Bassado per 10 gg (carica batterica 100.000 UFC/ml) – 04 /03/03 cura con Oflocin per 30 gg (carica batterica 100.000 UFC/ml), resistenza a doxiciclina, – 22/04/03 cura con doxiciclina per 10 gg (carica batterica 100.000
UFC/ml), resistenza a ofloxiclina, – 09/06/03 cura con zitromax (2 cp + 1 cp dopo 15 gg) (carica batterica 100.000 UFC/ml), resistenza a ofloxiclina, roxitromicina, doxiciclina. Adesso è ancora presente (con le stessa caratteristiche di resistenza dell’ultimo tampone), ma la carica batterica è di 10.000 UFC/ml. Conviene eseguire ulteriori analisi e/o ulteriori cure? Grazie infinite per la risposta.

Gentile RG,
anche se lei è risultato indenne, deve comunque effettuare lo stesso
trattamento di sua moglie, negli stessi giorni. Infatti lei è portatore per
definizione, anche se l’infezione sembra non attecchire. In caso contrario
sua moglie avrà sempre recidive. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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