Anonimo

chiede:

Gent.mo dottore, mi chiamo Anna e ho 30 anni.
In data di ieri 10/09/2004 (amenorrea 13 settimane +3gg) il mio ginecologo ha eseguito l’esame della translucenza nucale.
Premetto che la mia gravidanza è indotta da FIVET (transfer in data 21/06/2004), che inizialmente si trattava di una gravidanza trigemina e alla 9 settimana c.a.
uno dei tre embrioni si è bloccato, pertanto ora è in corso una gravidanza bigemina, biamniotica e bicoriale.
L’embrione, la cui crescita si è bloccata, è in fase di riassorbimento (pertanto è ancora presente una terza camera gestazionale).
Tutto ciò premesso, dalla translucenza nucale il medico ha rilevato i seguenti risultati: 1° feto 2,4mm e 2° feto 1,4mm.
L’ecografia ha avuto una durata di c.a. 10 minuti e per il primo feto sono state necessarie 2 misurazioni: nella prima il risultato è stato di 2,48mm, nella seconda di 2,29.
Il mio ginecologo mi ha VIVAMENTE consigliato di effettuare l’amniocentesi.
Io mi rivolgo a voi in quanto ho molte remore in merito all’amniocentesi: infatti questa rappresenta per noi una gravidanza ricercata e oltremodo preziosa, pertanto vi chiedo quali sono i parametri per poter affermare che il valore è al limite della normalità? (come ci è stato detto); e se a seguito dell’amniocentesi uno dei due risultasse avere dei problemi sarebbe poi possibile fare l’aborto selettivo? E con quali rischi per l’altro feto? E se erroneamente si prelevasse il liquido amniotico del terzo feto in fase di riassorbimento? Mi rendo conto di essermi dilungata ma potrete così comprendere le nostre ansie e i nostri dubbi.
Vi pregherei, se fosse possibile, di rispondermi quanto prima poiché mi è stato detto che l’amniocentesi dovrei farla nella prima settimana di ottobre.

RingraziandoLa anticipatamente per la Sua disponibilità
saluto cordialmente

Cara Anna,
inizierò subito a rispondere ai Suoi quesiti.
I valori limite, ritenuti normali (anche se il programma informatico
utilizzato per il calcolo del rischio fetale non considera un vero e proprio
valore limite il cosiddetto “cut off”), di translucenza, cioè dello spessore
della plica nucale fetale, variano in base alle varie casistiche da 2 mm, a
2,5 mm, in rari casi 3 mm.
Direi saggio considerare un valore limite di 2,5 mm, anche se la maggioranza
dei feti presenta valori compresi fra 1.1 e 1.4 mm;
2,4 mm quindi può ancora considerarsi normale. Inoltre l’eventuale riduzione
di tale valore con il prosieguo della gravidanza (es. 16 sett.)
rappresenterebbe un punto a favore per una normalità. Sarebbe stato utile
valutare anche la presenza o l’assenza delle ossa nasali… (circa il 70 %
dei bambini Down infatti non presenta tale parametro all’epoca in cui si
effettua la TN).
Il prelievo della amniocentesi viene eseguito sotto guida ecografica e
quindi è estremamente improbabile aspirare liquido dalla camera in
involuzione. È possibile la riduzione selettiva fetale in caso di malformazioni con
scarsi rischi per il rimanente gemello.
Spero di esserLe stato di aiuto.
La saluto cordialmente

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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