Egregio dottore,
Le scrivo per avere dei chiarimenti in merito alla mia situazione, visto che
fra ostetriche e dottori sembrano darmi solo opinioni più o meno
contrastanti con il solo effetto di terrorizzarmi e farmi vivere in uno
stato di ansia sicuramente non positivo visto il mio stato. Mi trovo infatti ad affrontare una seconda gravidanza dopo una prima felicissima e conclusasi
in modo positivo alla 40° settimana con parto spontaneo e rapido di un
bellissimo bimbo di 4220 g. Purtroppo alla seconda ecografia di routine (ora
sono alla 28° settimana di gestazione) mi è stata diagnosticata una placenta
previa probabilmente centrale (si aspetta l’ecografia alla 32° per una
diagnosi certa) con conseguente parto cesareo. Premettendo che non ho mai
avuto perdite e che il mio collo dell’utero non presenta problemi, che non
ho contrazioni né dolori particolari, a parte la sensazione di peso al basso
ventre che mi sembra di ricordare anche nelle 1° gravidanza e che abito
a 10
minuti dall’ospedale, quali sono le precauzioni che devo osservare a parte l’interruzione dei rapporti e il riposo da fatiche di tutti i tipi per
poter
stare tranquilla? Ad esempio, a quale distanza dall’ospedale è ragionevole
mantenersi? Le emorragie sono subito forti o danno il tempo di raggiungere
l’ospedale? Spostamenti in auto (non alla guida) nel raggio di 50 Km sono
possibili? La ringrazio anticipatamente della risposta e nell’attesa colgo
l’occasione per porgerle distinti saluti.
Gentile signora Francesca, la sua situazione è delicata ma non tragica,
come avrebbe potuto essere nel secolo scorso. La vicinanza dell’ospedale
è già una buona garanzia. Il rischio maggiore si ha attorno alla 36esima
settimana. Tenga inoltre presente che, se la placenta fosse previa centrale,
il suo curante non attenderà certo l’emorragia per intervenire. Auguri.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento