Anonimo

chiede:

Salve, provo a scrivere in modo più dettagliato possibile la mia situazione che mi mette ansia forte, umore basso, e disagio fisico. 8 marzo data ultime mestruazioni. Mio ciclo regolare di 28 gg. 4 aprile scopro di essere incinta. Beta ok ripetute 3 volte. Sospendo il ciprlex che assumevo da 2 anni e mezzo senza poterlo scalare lentamente. accuso subito forti sintomi da sospensione. A 6 settimane non avendo un gine di fiducia, faccio una prima eco presso un buon centro. Si vede embrione 3 gg più grande con battito. Me la fanno ripetere dopo una settimana perché battito sembrava bassino ma tutto ok. Bambino cresceva. Tutto regolare. Il 29 aprile faccio una prima visita completa. Bambino ok, cresciuto, battito ok, utero chiuso, analisi del sangue ok. Ho solo ansia forte e umore basso. Intorno a metà maggio inizio ad accusare fastidi a basso ventre. Zona pube e internamente alla vagina, clitoride. La mia gine pensa sia intestino o una cistite. Cmq continuano e mi fa un altra eco. Siamo al 26 maggio. Trova una lacuna placentare, infarto della placenta di 2×2,5 cm e altre più piccole. Ma bambino è ancora cresciuto, sta bene, battito ok. 10 gg di riposo con progeffik 200 uno alla sera. Al termine di questi 10 gg avevo il bi test programmato. Vado sempre con i doloretti ma non fortissimi. Risultato: rischio combinato 10% inferiore alla media, osso nasale visualizzato, bambino cresciuto, sempre 3-4 gg più grande, battito ok, liquido amniotico ok, placenta con zone lacunari. Dottoressa mi dice che il riposo posso finirlo, cioè quello assoluto, mi mette cmq a casa dal lavoro, camminare poco, no sforzi, magnesio per tenere utero morbido. Siamo al 5 giugno. Passano 4 gg e precisamente il lunedì 9 giugno e martedì 10 giugno altri dolori, basso ventre, pube, fitte interno alla vagina, qualche sfarfallio alla pancia, sensazione di dover urinare di continuo (più di 10 volte al giorno) peso in basso forte. faccio urinocoltura e mi rimetto a riposo. Sto un po’ meglio fino al venerdì successivo. Ritiro urinocoltura ma ho carica batterica escherichia coli bassa 10000. Ma visto i dolori sabato e domenica prendo il monuril e buscopan al bisogno. Il lunedì vado al controllo eco: liquido ok, bambino cresciuto, misure ok omogenee, battito ok, placenta sempre con lacune, ipertono utero nella parte posteriore. A casa con buscopan e magnesio 2 al di. Martedì dolore aumenta, il mio gine di notte mi visita in clinica altra eco: sempre bimbo ok, battito ok, liquido ok, placenta con i buchi ok, non vede distacchi, ma nonostante fossi andata in bagno 15 min prima vescica strapiena. Ipotizza che non si svuota bene, che è troppo schiacciata, che il bambino ci preme su, e mi fa vedere dall’eco quanto sia attaccata alla placenta (o all’utero). Visita manuale ok. Collo chiuso, lievemente accorciato, ma aggiunge “volendo essere pignoli”. A casa con solita terapia. Mercoledì giorno dopo, perdite marronicine. Durano solo 2 orette, non mi macchiano gli slip, ma le vedo se mi asciugo. Il dottore non si allarma, ma mi dice di tornare il giorno seguente. Sente battito, altra visita manuale, e mi dice di stare serena tranquilla e non essere cosi agitata. Una parola!!!! Io piango tutto il giorno e ho paura continua di tutto. Venerdì sabato e domenica trascorrono con i soliti dolori. Non passano mai. Il lunedì mi rivede (su sua iniziativa), visita ok, placenta sempre brutta con la lacuna estesa e grande, di nuovo non vede distacchi, bimbo cresciuto anzi gli risultava 5 gg ora più grande, non ho perdite da quel mercoledì, e anche quelle bianche sono diciamo poche. Cmq nota che la mia vescica è sempre piena, nonostante sono andata al bagno prima di entrare lì… al max 15 min. Allora finisce la visita e gli viene il pensiero di farmi aspettare mezz’oretta per poi rivedere reni e vescica. Non bevo e devo liberarmi. In mezz’ora vado al bagno 4 volte. Una a vuoto, e altre mi libero con difficoltà. Non con bruciore ma fastidio verso la fine. Mi riguarda e ora la vescica era libera, e i reni puliti non ingrossati. Insomma, secondo lui è sempre la vescica. Oggi dolore sempre, ho anche qualche leggero fastidio e un farfallio fino all’ombelico, la pancia mi tira un po’, ma cmq mi affondano le dita! Vado sempre al bagno più di 10 volte al giorno e bevo sempre 3 litri al dì. Io ho ansia forte, paura, non riesco a uscire e a vedere gente. So che questo dipende dall’ansia che già avevo ma mi tortura un dubbio: potrebbero esserci distacchi non visti con queste ecografie? Quel sangue di quel di allora cosa è? Su questo non mi hanno dato spiegazioni… le eco sono state fatte da dottori diversi. so che a volte i distacchi non si vedono ma a 16 settimane è possibile non vederli? La vescica può dare questo dolore? E oggi invece ce l’ho anche un po’ fino all’ombelico, piccole fittine, come se tirasse tutto e questi sfarfallii dentro… forse aria? Io non so che pensare davvero… ho solo tanta tanta paura

Prima di tutto devo dirle che tre litri di acqua al giorno sono troppi e che lo svuotamento vescicale anche in persone sane, varia notevolmente, soprattutto quando si urina in posti estranei, come può essere la toilette di una sala medica.
In genere i distacchi placentari si vedono… se ci sono. Ad ogni modo piccole quantità di sangue possono in ogni caso fuoriuscire all’esterno e non raccogliersi all’interno.
A riguardo delle lacune placentari senza vederle non posso esprimermi. Spesso costituiscono variante.
Alla sua epoca, contrazioni segmentare dell’utero sono fisiologiche se non avvertite dalla persona.
Nel sospetto di patologie delle vie urinarie, oltre ad una ecografia, occorre effettuare esame urine e urinocolture oltre che per germi comuni, anche per funghi, attinomiceti, clamide, micoplasmi, unitamente ad un tampone vaginale per gli stessi germi. In caso piuria acida (svelabile dall’esame urine) ed eventualmente da segni ecografici renali, si potrà effettuare una urinocoltura per BK.
Se il fastidio è basso, rettale, si potrà valutare la opportunità di un tampone uretrale.
Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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